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I geni 'per camminare' si sono evoluti in fondo al mare

Non tutti i pesci nuotano: alcuni preferiscono camminare, inclusa la piccola razza protagonista dello studio che ha scoperto che i primi passi sono stati mossi in fondo al mare e non sulla terraferma, milioni di anni prima di quanto si credeva. Infatti la ricerca della Scuola di Medicina dell'Università di New York, pubblicata sulla rivista Cell, ha dimostrato che i geni e le cellule nervose che permettono agli esseri umani e agli altri mammiferi di camminare sono gli stessi trovati in questo pesce primitivo, che quindi si sono conservati nel corso dell'evoluzione.

Si è sempre ritenuto che la transizione dagli animali che nuotano a quelli che camminano fosse avvenuta durante il passaggio dal mare alla terraferma, ma alcuni pesci, come quello utilizzato per questo studio, dimostrano il contrario. La piccola razza, appartenente alla specie Leucoraja erinacea, è una parente stretta degli squali ed è cambiata molto poco dai suoi antenati che abitavano gli oceani centinaia di milioni di anni fa. Questi pesci usano un paio di grandi pinne anteriori per nuotare e due piccole pinne posteriori per camminare, che si muovono proprio come le nostre gambe.

Non è una coincidenza: i ricercatori guidati da Heekyung Jung, ora all'Università di Stanford, hanno scoperto che sia le cellule nervose che controllano il movimento dei muscoli, sia i geni espressi in queste cellule appartengono a un circuito che potrebbe già essere stato presente nell'antenato comune di razze e mammiferi circa 420 milioni di anni fa, ben 20 milioni di anni prima che un animale a quattro zampe uscisse dall'acqua. Ma il modo in cui razze ed esseri umani abbiano evoluto la capacità di camminare su due arti, osserva Jung, resta un mistero

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