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Milano chiede alla Corte Ue sospensione trasferimento Ema

BRUXELLES - Il Comune di Milano ha presentato alla Corte di giustizia Ue la richiesta per sospendere il trasferimento dell'Ema da Londra ad Amsterdam. E' stato infatti presentato, oltre al ricorso principale, anche un ulteriore procedimento, detto sommario, motivato dall'urgenza della situazione e per prevenire un danno grave e irreparabile a una delle parti. E' quanto emerge dalla Corte. I tempi di decisione della Corte in questo tipo di procedimento sono di norma molto più rapidi di quelli per le procedure ordinarie.

 

Secondo quanto emerge dalla lista degli atti depositati alla Cancelleria della Corte e pubblicati sul suo sito, insieme al procedimento principale presentato dal Comune di Milano vi è anche un procedimento sommario. Questo tipo di procedura mira ad ottenere la sospensione dell'esecuzione di un atto di un'istituzione, anch'esso oggetto di un ricorso, o qualsiasi altro provvedimento provvisorio necessario al fine di prevenire un danno grave e irreparabile per una delle parti.

 

Ora la Corte dovrà valutare la fondatezza della richiesta di sospensiva di Milano in base a due criteri: l'urgenza e il rischio di danni irreparabili. I tempi giuridici standard richiedono infatti numerosi mesi prima di arrivare a una sentenza, e allo stesso tempo si paventa il rischio che il diritto fatto valere dal ricorrente sia frustato. Se la Corte riconoscesse questi argomenti, la sospensione del trasferimento dell'Ema da Londra a Amsterdam resterebbe quindi provvisoria in attesa della sentenza vera e propria del ricorso principale. Nell'altro ricorso presentato dal governo italiano in parallelo a quello del Comune di Milano non risulta invece una richiesta simile di sospensiva.

 

"Su Ema io non voglio mollare. Mi pare che ogni giorno aumentano i dubbi sulla proposta olandese. Certamente, lo dico senza rischio di smentita, non sono stati molto corretti lasciando intendere che una soluzione transitoria sarebbe stata sufficiente": così il sindaco di Milano Beppe Sala su Ema. A margine di un evento a Milano, ha aggiunto: "Sto sollecitando governo e presidente del Consiglio. Questo non è il momento di lamentarci o frignare, ma di combattere. Ci credo ancora molto. Il primo passaggio ora è la visita della Commissione del 12".

 

Su Ema "Maroni ed io stiamo preparando una lettera da mandare a Gentiloni risottolineando il tutto, per ribadire quanto ci teniamo che il Governo e la nostra politica a Bruxelles faccia la sua parte. Io a questo punto sono tranquillo che la sensibilizzazione c'è e che i nostri faranno la nostra parte". Lo ha detto il sindaco di Milano rispondendo ad una domanda su Ema a margine di un evento a Milano. Sala ha precisato "dal Governo abbiamo avuto la rassicurazione che il tema viene portato in modo significativo a Bruxelles".

 

La lettera su Ema scritta con il sindaco Sala, al premier Paolo Gentiloni "serve per ringraziare il Governo, ma anche per dire che il ricorso va bene ma ci vuole ora un intervento politico per riaprire il tavolo del Consiglio europeo": così il governatore lombardo, Roberto Maroni,all'ANSA. "Chiediamo di attivare un tavolo politico con i 27 e soprattutto con l'Olanda - ha sottolineato -, anche per prevedere una compensazione. Deve esserci una decisione politica: personalmente ritengo difficile che il ricorso venga accolto dalla Corte perché non ci sono state palesi violazioni".

 

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