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Da scarti di frutta e verdura nasce la bioplastica

(ANSA) - GENOVA, 7 FEB - L'invenduto di frutta e verdura diventa plastica biodegradabile grazie alla tecnologia brevettata dai ricercatori del team Smart Materials dell'Istituto italiano di tecnologia. Nasce così il packaging ecosostenibile. Il prodotto sarà presentato domani in anteprima al Fruit Logistic di Berlino. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Mercato di Genova, Comune e Ascom. A Berlino sarà presentato un imballaggio per frutta e verdura fatto interamente da carciofi invenduti. I ricercatori hanno sviluppato diversi processi per arrivare alla bioplastica: dalla conversione del vegetale in bioplastica con un processo acquoso, alla preparazione di compositi (100% da fonti sostenibili) termoplastici e termoformabili. Queste tecnologie riescono in contemporanea a prevenire lo smaltimento dei rifiuti vegetali, risparmiando un onere, recuperare materia prima dal rifiuto organico e ridurre l'utilizzo di plastica non biodegradabile e da fonti fossili. Il progetto mira a ridurre l'inquinamento da plastica al centro dell'attenzione di molti Governi. Ogni anno in Europa si producono 25,8 milioni di tonnellate di spazzatura plastica di cui il 31% finisce in discarica. Per quanto riguarda gli imballaggi in plastica si calcola che il 95% del loro valore - tra 70 e 105 miliardi di euro l'anno - venga perso a causa del loro brevissimo ciclo di vita. Questi prototipi possono essere visti come parte di un progetto di economia circolare, in cui lo scarto del mercato ortofrutticolo è trasformato in un prodotto utilizzato direttamente nel luogo d'origine e biodegradato, in modo facile, a fine vita. I prodotti realizzati saranno riutilizzabili dagli stessi operatori grossisti del mercato associati a Fedagromercati Ascom Confcommercio.

Il progetto pilota si inserisce nell'attività del team di ricerca di IIT sui materiali intelligenti. Da tempo nei laboratori di IIT vengono sviluppati soluzioni 100% green per convertire scarti della produzione alimentare. (ANSA).

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