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Solo 1 italiano su 5 ha fiducia nel governo, ma aumenta quella verso i partiti

ROMA. Pur in "una interessante complessiva crescita del clima di fiducia nelle Istituzioni", la legislatura si chiude con un basso gradimento nei confronti del Governo e del Parlamento. Solo un italiano su 5 (il 21,5%) esprime fiducia nei confronti del Governo e poco più, il 22,3%, nel Parlamento.

Gli sfiduciati sono però il 20% in meno rispetto al 2013. Lo rileva l'Eurispes nel Rapporto Italia 2018. Il sentimento di affezione nei confronti nel Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stabile al 44,5%, era il 44,1% nel 2017. Aumenta il sentimento di fiducia nei confronti dei partiti dall'11,9% al 21,6%.

In pochi - secondo quanto rilevato dall'Eurispes nel suo trentesimo rapporto annuale - si dicono convinti che il Governo sia riuscito a mettere mano ai conti pubblici, risanandoli (18,7%, contro l'81,3%).

Tra le attese non corrisposte, rilanciare i consumi e gestire la crisi immigrazione (per entrambe le voci il 24% circa dei giudizi positivi), la lotta alla disoccupazione (80% contro il 20%), offrire prospettive ai giovani (80% vs 20%), maggiori diritti per i cittadini (76,3% contro il 23,7%), garantire la coesione sociale e sostenere la natalità (77,2% vs 22,8% in entrambi i casi), la diminuzione della pressione fiscale (80,6% vs 19,4%) e portare a termine una buona riforma elettorale (79,5% vs 25,5%).

È, invece, più positivo il giudizio sulla capacità di contrasto alle minacce del terrorismo internazionale: il 50% dei cittadini è convinto che il Governo sia riuscito a tutelare l'Italia. Per il 37,2% il Governo è stato in grado di contrastare la microcriminalità; molto meglio il dato sul contrasto alla criminalità organizzata (44,1%).

Il Governo ha avuto per molti il merito di tenere alta l'immagine dell'Italia all'estero (41,7%) e parallelamente sostenere il Made in Italy nel mondo (45,2%).

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