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Diritti tv, la Lega tratta con MediaPro ma Sky e Mediaset sono ancora in corsa

MILANO. Le offerte di Sky e Mediaset non sono state ritenute soddisfacenti e al momento la partita dei diritti tv della Serie A la stanno vincendo gli spagnoli di MediaPro. L'intermediario che già gestisce i diritti tv della Liga ha messo sul piatto 950 milioni di euro e royalties fino a oltre il miliardo, a condizione di poter realizzare per 3 anni un canale tematico, rivendendo le partite su ogni piattaforma ai broadcaster, che non avrebbero più la produzione editoriale degli eventi.

La fine della trattativa però è ancora lontana. Nei prossimi giorni la Lega e l'advisor Infront tratteranno con MediaPro per migliorare l'offerta e chiarire ogni aspetto di un progetto inedito, e contemporaneamente lavoreranno a un piano alternativo, che potrebbe rimettere in corsa Sky e Mediaset, ma anche chi, come Tim e Perform, ha partecipato al bando per Internet con offerte ben sotto la base d'asta. "Questo - ha chiarito l'ad di Infront, De Siervo - potrà avvenire solo ai valori che merita la Serie A. Il calcio vuole recuperare la sua centralità".

Dopo le trattative private con Sky e Mediaset, la Lega si è trovata con offerte per 830 milioni: 630 offerti da Sky, che ha rilanciato da 81 a 150 milioni per i pacchetti D1-D2, con le gare in esclusiva di 12 squadre (inclusa la Roma), comunque sotto il prezzo minimo di 320 milioni; Mediaset invece ha confermato la prima offerta di 200 milioni per il B (con 8 squadre, incluse le big Juve, Milan, Napoli, Inter, Lazio,
Fiorentina per il digitale terrestre), che nel bando aveva una base d'asta di 260 milioni.

Con 18 voti a favore, un contrario e un astenuto l'assemblea ha respinto le proposte dei due broadcaster e Sky - con una lettera strategica per tenere i giochi aperti - ha avvertito di essere pronta a entrare in concorrenza con MediaPro per acquistare il pacchetto globale e sublicenziare una porzione dei diritti. Proprio mentre si valutava l'offerta degli spagnoli, unico concorrente nel bando subordinato per intermediari
indipendenti. Nella proposta dell'agenzia spagnola (1,6 miliardi di fatturato e seimila dipendenti) viene descritta una rivoluzione per il calcio italiano in tv, con la nascita di un canale della Lega attivo sette giorni alla settimana.

"Come in Spagna si racconterà non la partita ma il campionato, con la stessa cura del prodotto in ogni stadio", ha notato De Siervo, spiegando che MediaPro produrrebbe gare e contenuti da offrire "con gli stessi telecronisti e conduttori su ogni piattaforma, a tutti gli operatori, da Tim a Vodafone a Netflix, da Sky a Mediaset. Che rischiano di perdere la leadership editoriale, non distributiva".

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