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Milano, deraglia treno dei pendolari: muoiono 3 donne, 46 i feriti

MILANO. Sono tre donne le vittime del convoglio di Trenord uscito dai binari questa mattina alle 6.57 a Seggiano di Pioltello, alle porte di Milano: Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio che si era trasferita recentemente nel vicino paese di Misano di Gera d’Adda dopo aver vissuto alcuni anni a Milano, Giuseppina Pirri, 39 anni, ragioniera di 39 anni, lavorava nel Milanese e viveva con i genitori a Capralba, paese che confina con Caravaggio e Misano e che è già in provincia di Cremona, che si era trasferita recentemente nel vicino paese di Misano di Gera d’Adda dopo aver vissuto alcuni anni a Milano, e Ida Maddalena Milanesi, 61 anni, di professione medico neurologo all’istituto Besta di Milano, dove si stava recando al momento dell’incidente, anche lei originaria di Caravaggio.

Quarantasei le persone ferite, secondo l'ultima comunicazione della Prefettura. Cinque sono in codice rosso, 8 in codice giallo, 33 in codice verde. Il treno è partito da Cremona diretto a Milano Porta Garibaldi con a bordo circa 350 persone, in maggioranza pendolari.

La causa della tragedia sarebbe stato il 'cedimento strutturale' di 20 centimetri di rotaia. I tecnici della Rfi hanno accertato che si è verificato due chilometri prima del luogo del deragliamento. In quel punto 3 carrozze sono uscite dai binari, ma il convoglio ha continuato a camminare finchè uno dei vagoni fuori asse ha impattato contro un palo della trazione elettrica e si è accartocciato. La ricostruzione è coerente con la scena che si è presentata ai primi soccorritori, con le carrozze centrali del convoglio deragliate e intraversate a un angolo di circa 90 gradi l'una dall'altra. All'interno sono rimaste intrappolate a lungo numerose persone, poi liberate dai soccorritori, mentre una spola di ambulanze e elicotteri trasportavano in ospedale i feriti.

Anche i racconti dei testimoni sembrano avvalorare la stessa ipotesi. Uno dei passeggeri ha raccontato che 'all'improvviso il treno ha iniziato a tremare, poi si è sentito un boato e le carrozze sono uscite dai binari'. Un ferito ha detto di avere 'sentito il treno vibrare e poi è avvenuto l'impatto'.

Drammatica testimonianza di una ragazza al telefono con i genitori: 'Mamma aiuto, il treno sta uscendo dai binari'. 'C'è stato un gran botto, poi uno stridere fortissimo che sembrava non finire mai, e tutti hanno iniziato a urlare', il racconto di uno dei feriti in ospedale.

Poco più di 6 mesi fa, il 23 luglio, un altro treno di Trenord era parzialmente uscito dai binari proprio a Pioltello, senza però provocare feriti fra i passeggeri. La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo. 'Accertare le responsabilità, dobbiamo essere severi nel garantire la sicurezza', dice il presidente del Consiglio Gentiloni, mentre il ministro delle Infrastrutture Delrio afferma che 'il diritto alla mobilità deve partire dalla sicurezza delle persone come garanzia imprescindibile' e il sindaco di Milano Sala invita a 'moltiplicare gli sforzi sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e nei trasporti'.

Si accende la polemica. 'In questi anni è stata data maggiore attenzione all'alta velocità che non ai treni dei pendolari', dice il presidente del Consiglio regionale lombardo Cattaneo.
'La linea Cremona-Milano è stata segnalata come una delle peggiori in Lombardia, con oltre 10mila pendolari giornalieri, su treni lenti e sovraffollati dall'età media di 17 anni', dice Legambiente Lombardia. Ancora più dura la critica di monsignor Nunzio Galantino, segretario della Cei: 'Quando si risparmia sulla sicurezza, si risparmia sulle persone e sulla loro vita. E il risultato è sotto gli occhi di tutti'.

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