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Grecia: accordo Eurogruppo ma 6,7 miliardi dopo riforme

BRUXELLES - L'Eurogruppo ha raggiunto un accordo politico sulla conclusione della terza revisione del programma di aiuti della Grecia, che spiana la strada ai 6,7 miliardi di aiuti che saranno versati in due tranche, ma soltanto dopo l'attuazione di tutte le azioni prioritarie previste dal Memorandum con la Ue. L'Eurogruppo chiede quindi alla Grecia di approvare "con urgenza" le azioni prioritarie mancanti, che l'Euro Working Group dovrà valutare per poi raccomandare l'esborso di fondi.

 

L'Eurogruppo sottolinea che Atene ha adottato il bilancio 2018 "rispettando l'obiettivo di surplus primario del 3,5% del Pil". Inoltre, "ha superato i target di bilancio negli ultimi tre anni (2015-2017)". Progressi anche nella raccolta delle tasse attraverso l'autorità indipendente, nell'efficacia del welfare, nell'ambiente per le imprese aprendo le professioni e nella gestione degli npl. Le privatizzazioni restano invece ancora da completare, e l'Eurogruppo invita ad accelerare prima di poter sborsare gli aiuti. I nuovi aiuti arriveranno in due tranche: la prima a febbraio da 5,7 miliardi, per coprire il servizio del debito, e pagare gli arretrati. La seconda dovrebbe essere approvata dall'Euro Working Group in primavera.

 

L'Eurogruppo "si concentrerà ora sulla parte finale del programma, che termina ad agosto 2018". Si comincerà quindi a parlare di "misure di alleggerimento del debito a medio termine", che saranno attuate, se necessario, in seguito al completamento con successo del programma e in linea con le conclusioni dell'Ecofin del 15 giugno scorso.

 

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