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Grazie a Jensen la prima Range rinasce con motore GM 560 Cv

Il fascino della prima serie della Range Rover, quella che per diversi anni la Casa britannica ha chiamato Classic, è ancora tale nell'ambito del mercato delle auto da collezione gli esemplari degli Anni '70 di questa iconica fuoristrada abbiano raggiunto valori mai toccati da un suv e che sono paragonabili a quelli delle auto sportive più ricercate.

Non stupisce quindi che il piccolo costruttore d'Oltremanica Jensen - noto per aver continuato a produrre il modello Interceptor lanciato nel 1966 - abbia deciso di dar vita ad una interessante riedizione della Range Rover 'Classic', caratterizzata da un meccanica modernissima e che conserva però tutto il fascino della carrozzeria squadrata della prima edizione a 5 porte. Battezzata Chieftain (dal nome di un celebre carro armato britannico) la Range Rover reintepretata da Jensen utilizza un telaio 'prelevato' dalla Land Rover Discovery del 2004 - opportunamente accorciato per ospitare la carrozzeria che riproduce quella originale della Range - e che offre sospensioni pneumatiche a quattro ruote indipendenti - regolabili anche in altezza.

La catena cinematica è invece tutta di origine GM che comprende un moderno cambio automatico a 6 marce con scatola transfer per la trazione sulle quattro ruote, così come proviene dal 'catalogo' della Casa americana anche il poderoso motore 8V LSA di 6,2 litri, lo stesso montato dalla Camaro ZL1. Grazie alla sovralimentazione questo propulsore raggiunge la ragguardevole potenza di 560 Cv e consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi. Unico aspetto 'critico' di questa operazione è il costo, che sfiora le 250mila sterline (285mila euro) e che è esattamente il doppio di quello che Land Rover Classic pratica per la sua variante 'reborn' della prima serie Range Rover, naturalmente fedele nella meccanica e in ogni dettaglio.

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