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Sprint finale per le 2 sonde a caccia di asteroidi

Entra nel vivo la caccia agli asteroidi che vede protagoniste le sonde spaziali Osiris-Rex della Nasa e Hayabusa-2 dell'Agenzia spaziale giapponese. Lanciate da anni all'inseguimento dei 'sassi cosmici' Bennu e Ryugu (finora studiati solo attraverso la lente dei telescopi), le due sonde riescono ormai a sentire l'odore delle loro 'prede'.

Nei prossimi mesi si cimenteranno entrambe nello sprint finale, che in estate le porterà ad avvicinare i rispettivi asteroidi: l'obiettivo è 'azzannarli' per riportare sulla Terra dei campioni che forniranno informazioni utili a ricostruire meglio la formazione del Sistema Solare.

La sonda giapponese Hayabusa-2, lanciata nel dicembre 2014, dovrebbe raggiungere Ryugu nei primi giorni di luglio 2018: inizierà così un anno e mezzo di esplorazione e mappatura dell'asteroide, un corpo quasi sferico del diametro di 900 metri e scuro come il carbone, perché composto principalmente da carbonio. Dopo averlo 'circuito', Hayabusa proverà tre manovre 'mordi e fuggi' per prelevare roccia e polveri.

Durante la missione, la sonda libererà anche quattro lander robotici, che salteranno da una parte all'altra dell'asteroide restituendo immagini e misure scientifiche: il più grande dei droni farà la sua discesa tra settembre e ottobre.

La missione Osiris-Rex, finanziata dalla Nasa con un miliardo di dollari, è stata invece lanciata a settembre 2016 puntando il mirino sull'asteroide Bennu, un 'sasso spaziale' grande circa 500 metri e ricco di carbonio, elemento chiave delle molecole organiche.

In agosto, la sonda a energia solare si avvicinerà all'obiettivo: dopo averlo studiato con fotocamere, altimetri laser e spettrometri, i tecnici della Nasa decideranno dove puntare per il prelievo dei campioni. L'obiettivo è riportare sulla Terra almeno 60 grammi di materiale entro settembre 2023.

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