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Sangiorgi ricorda Dolores: rimarrai per sempre nelle nostre vite

ROMA. "Ti ho vissuta sempre come un sogno... E come un sogno sei volata via. E oggi, che non ci sei più, resto senza fiato ancora una volta. Ma queste lacrime non sono più un sogno. Ti ho intrappolata dentro. Era tutto vero. Sei passata nelle nostre vite e lì rimarrai per sempre".

Cosi Giuliano Sangiorgi, leader dei Negroamaro, ricorda Dolores O'Riordan, con la quale nel 2007 duettò nel brano "Senza Fiato". Con una lunga dichiarazione di affetto su Facebook, il cantante e autore scrive: "Avrei dovuto essere meno rispettoso delle distanze e, invece, ti ho trattato come una leggenda, perché questo sei per quelli come noi e per il mondo intero, per la generazione di "zombie" che hai lasciato orfani della voce più rivoluzionaria degli ultimi 40 anni. Avrei dovuto ridurle, quelle maledette distanze. Allora e solo allora avrei capito che quella nostra canzone insieme stava succedendo davvero. E invece ho pensato: "non è possibile", "non è reale", "non sta succedendo a me, a noi". È un sogno".

Sangiorgi ricorda il giorno del brano cantato insieme. "Mi hai attraversato gli occhi e il cuore in un giorno qualunque, in uno studio di registrazione qualunque, cantandoci addosso tutto il fiato che ci restava. Sono entrato in studio che già cantavi. Non mi hai riconosciuto, non mi hai dato retta neanche per un istante, intenta com'eri a cantare la nostra canzone. Poi qualcuno ti ha detto che ero io il motivo per cui eri lì, piovuta dall' America nel mezzo del nulla. Hai spalancato gli occhi e mi hai stretto forte a te".

"Quella musica di Paolo Buonvino che ci ha fatto incontrare grazie a super Caterina (Caselli); le mie parole, la mia voce, i Negramaro...ti avevano fatto dire di sì... me lo hai raccontato così, vomitando addosso a un povero piccolo nessuno come me quei motivi che ancora oggi stento a credere, tanto sei passata come un sogno. E io... Mi sono lasciato abbracciare. Ho trattenuto il respiro, ho pianto in un nanosecondo e sempre in un nanosecondo ho nascosto le mie lacrime ai tuoi occhi accesi e neri. Giuliano e i tuoi Negramaro tutti".

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