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Con diabete in gravidanza triplica il rischio di parti cesarei

Il rischio di un cesareo può quasi triplicare nel caso in cui la mamma presenti diabete, così come aumentano nettamente anche il rischio di mortalità per il bimbo e le complicanze durante la gestazione. Per questo è necessario non sottovalutare il problema e mettere in atto tutte le precauzione ridurne i possibili danni. E' quanto emerge da uno studio pubblicato su Diabetologia, rivista della Associazione Europea per gli Studi sul Diabete (EASD).
    Ricercatori dell'Università di Glasgow hanno esaminato i dati relativi a tutti i bambini nati in Scozia tra aprile 1998 e marzo 2013, per un totale di 813.921 parti. Durante i 15 anni coperti dalla ricerca ci sono stati 104 decessi perinatali nei bambini di madri con diabete, di cui 65 nel gruppo diabete 1 e 39 nel gruppo diabete 2: pari a tassi di mortalità di 4,2 e 3,1 volte rispetto alla popolazione scozzese. Un alto peso alla nascita (con aumentato rischio di complicanze anche gravi e mortali) riguardava più della metà di tutti i bambini nati da madri con diabete 1 e oltre un terzo (38%) delle madri con diabete 2, percentuali rispettivamente pari a 4,8 e 3,7 volte più alte rispetto alla popolazione non diabetica. Il taglio cesareo riguardava il 68% delle donne con diabete 1 e il 60% delle donne con diabete 2 a fronte di un 24% della popolazione generale, ovvero quasi il triplo. "C'è molto da lavorare - chiarisce all'Ansa Francesco Purrello, presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia (SID) - per far conoscere alle donne l'importanza di monitorare questa condizione. Età sopra i 35 anni e peso eccessivo sono i fattori che maggiormente concorrono allo sviluppo di diabete gestazionale e queste caratteristiche sono in aumento negli ultimi anni. Fondamentale è per tutte le donne un controllo della glicemia ed emoglobina glicata a inizio gravidanza e, per i soggetti a rischio, il test con la curva da carico di glucosio tra la 24 e 28/ma settimana di gravidanza". (ANSA).
   

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