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Buoni pasto non spendibili, disagi per 3 mila lavoratori Tim siciliani

PALERMO. Sempre più lavoratori di Tim in Sicilia, tremila in tutto, non riescono più a spendere i buoni pasto previsti dalla contrattazione collettiva. Il fenomeno, quattro mesi fa, aveva interessato solo la provincia di Messina ma oggi si è esteso in tutto il territorio, inclusa Palermo.

Per questo la segreteria regionale della UilCom, guidata da Giuseppe Tumminia, “denuncia una situazione insostenibile. Non comprendiamo cosa aspetta Tim Spa a sostituire l’azienda a cui ha affidato l’erogazione dei buoni pasto che sta facendo cassa sulle tasche di migliaia di lavoratori da anni sottoposti agli ammortizzatori sociali. L’azienda ha il dovere di informare con trasparenza quali sono le motivazioni che hanno generato tale situazione e risolvere il problema”.

Ai lavoratori in servizio spettano 22 buoni pasto da sette euro ogni mese per un totale di 154 euro forniti dalla società Qui Tichet, che secondo i commercianti non effettua però alcun pagamento. “Lo scorso ottobre  - conclude il segretario Tumminia - è stata costituita una commissione tecnica nazionale tra aziende e sindacato, al fine di  monitorare e risolvere l’emergenza problema, ma non è cambiato nulla”.

"L’azienda - fa sapere Tim con una nota - ha un contatto diretto e costante con i fornitori al fine di veicolare le segnalazioni provenienti dai lavoratori e/o dalle organizzazioni sindacali, e anche in questa occasione si è operato in tal senso con la tempestività e reattività riservate a tali dinamiche. Nello specifico, in Sicilia, dalla partenza del servizio elettronico, i buoni pasto sono stati utilizzati, mensilmente, in media in 170 locali nella Provincia di Palermo e le verifiche effettuate nei primi dieci giorni di gennaio ne hanno già fatto registrare l’utilizzo in 137. Tim, attenta alle esigenze del personale, continuerà il monitoraggio del tema in questione al fine di assicurarne una gestione sempre più efficiente e rispondente alle esigenze dei lavoratori".

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