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Mercedes Classe G 2018, a suo agio anche se manca la strada

ROMA - Il re dei fuoristrada, l'iconico Mercedes Classe G, rinasce ancora più 'performante' in quella che è la sua condizione ideale, la guida in off-road. Un suv come il 'Gelandewagen', arrivato alla sua nuova generazione, non poteva infatti rinunciare a quello che, assieme al look squadrato tradizionale, è uno dei punti di forza riconosciuti dai clienti di tutto il mondo. Ormai prossimo alla presentazione, il Mercedes Classe G ha dato in questi giorni dimostrazione delle sue capacità con un test effettuato con alcuni esemplari definitivi, ancora 'mascherati' con adesivi optical.

Le difficoltà dei percorsi di prova hanno evidenziato le qualità del nuovo schema trasmissione-trazione con cambio automatico a 9 rapporti e tre differenziali bloccabili al 100%, e soprattutto delle sospensioni che sono state messe a punto in collaborazione con AMG. Pur conservando il tradizionale telaio a longheroni (schema ampiamente rivisto nel disegno e nei materiali), Classe G vanta ora un comportamento in off-road ancora più elevato rispetto al predecessore.

Oltre al nuovo disegno dell'avantreno, spiccano il differente schema per il ponte rigido posteriore guidato da quattro bracci longitudinali e una barra Panhard. Il risultato è sintetizzato in questi valori: pendenza superabile del 100% (su alcune superfici); + 6 mm altezza libera tra gli assi (ora 241 mm); profondità di guado + 100 mm (ora 700 mm); corsa delle sospensioni anteriore 85-100 mm; corsa delle sospensioni posteriori 82-142 mm; angolo di attacco 30 gradi; angolo di uscita 31 gradi (+1); angolo di dosso 26 gradi (+1). E non sembra azzardata, in attesa di un vero test dinamico, la definizione che Mercedes fa del suo suv più duro e puro: ''dove non ci sono strade, il nuovo Classe G le asfalta''.

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