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Morto l'astronauta John Young, apripista dello spazio

Il leggendario astronauta John Young, uno dei pionieri della conquista spaziale americana, e' morto a 87 anni nella sua casa di Houston a seguito di complicazioni di una polmonite. Lo ha annunciato la Nasa, dove aveva lavorato instancabilmente sino al 2004, diventando uno dei paladini della sicurezza dei voli nello spazio.

    Young è stato l'unico astronauta dell'agenzia spaziale americana che ha partecipato ai programmi Gemini, Apollo e Shuttle, di cui aveva comandato la prima missione. E' stato anche il primo ad andare nello spazio per 6 volte ed il nono a passeggiare sulla Luna. "La sua epica carriera abbraccia tre generazioni di voli spaziali", ha sottolineato l'amministratore della Nasa Robert Lighfoot. "John era uno di quel gruppo di pionieri il cui coraggio e impegno ha fatto brillare la prima grande conquista nello spazio della nostra nazione", ha aggiunto. Contando anche il decollo dalla luna nel 1972 come comandante dell'Apollo 16, ha totalizzato 7 lanci: un record rimasto imbattuto per decenni.

    Volo' 2 volte nelle missioni Gemini a meta' degli anni '70, altrettante sulla Luna con il programma Apollo e 2 volte ancora a bordo dello Space Shuttle Columbia all'inizio degli anni '80. Dal 1974 al 1987 e' stato anche capo del corpo astronauti della Nasa, supervisionando 25 voli degli Shuttle durante gli anni del programma formativo.

Una carriera durata 42 anni, piu' lunga di quella di qualsiasi altro astronauta, e che e' stata venerata tra i suoi colleghi anche per il suo incessante impegno per garantire la sicurezza degli equipaggi, anche a costo di creare problemi o imbarazzi. "Non devi essere politicamente corretto, devi essere giusto", aveva affermato in una intervista. "In qualsiasi momento e luogo trovassi un potenziale problema di sicurezza, ho sempre fatto del mio meglio per sollevare clamore, scrivendo memo o con qualsiasi altro mezzo potesse richiamare meglio l'attenzione", ha scritto nel suo libro di memorie del 2012, 'Forever Young'. Su Twitter e' una pioggia di saluti e omaggi da parte di colleghi e ammiratori che lo dipingono come un 'eroe', una 'leggenda'.

    Rimase sconvolto e umiliato dall'incendio sulla rampa di lancio dell'Apollo nel 1967, che causo' la morte di 3 astronauti, e dopo l'incidente dello Shuttle nel 1986 fece sentire alta la sua voce. 

    Selezionato come astronauta nel 1962, con Neil Armstrong, Pete Conrad e James Lovell, fu il primo del suo gruppo a volare nello spazio, insieme a Gus Grissom, nella missione inaugurale Gemini del 1965. In quell'occasione divento' protagonista di un famoso aneddoto, quando passo' al suo compagno di viaggio un pezzo di sandwich al manzo che aveva tenuto nascosto alla Nasa.

    L'agenzia spaziale lo rimprovero' e da allora bandi' i corned beef sandwich in orbita. Nel 1969 durante la missione Apollo 10, divento' il primo uomo a volare da solo intorno alla Luna. Nella missione Apollo 16 guido' il Lunar Roving Vehicle sulla superficie lunare. Resta uno dei soli tre astronauti ad aver volato sulla Luna per 2 volte. Nel 1981 comando' il viaggio inaugurale dello Shuttle Columbia con il co-pilota Robert Crippen. Fu un tentativo rischioso: la Nasa non aveva mai lanciato persone su una navetta che non fosse stata testata prima nello spazio. 

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