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La Regione riduce i contributi: 8 milioni per le associazioni, ecco chi li incassa

PALERMO. La fetta più grossa è andata all’associazione Meter di don Di Noto che incasserà 825.992 euro. Le briciole andranno all’Avis di Galati Mamertino che incasserà 397 euro e 41 centesimi. In mezzo resistono sigle storiche del sottobosco cresciuto all’ombra della politica, come l’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici che anche quest’anno avrà il suo contributo, limitato però a 8.250 euro. Eccoli i finanziamenti di quella che fu la Tabella H di cuffariana memoria, storico elenco di associazioni ed enti beneficiati da aiuti a pioggia che un tempo valevano quasi 70 milioni e oggi non superano gli 8 milioni e 208 mila euro.

C’è stato un tempo in cui i politici litigavano per distribuire la pioggia di milioni attraverso la Tabella H, che storicamente era l’ultima a essere votata quando si approvava la Finanziaria.

Ora la torta si è riduce ogni anno di più. Nel 2016 erano previsti 13 milioni ma ne sono poi realmente arrivati 8,7. Quest’anno un taglio di altri 500 mila euro. E così il bando pubblicato a fine luglio e arrivato al traguardo fra il 29 e il 30 dicembre è diventato una lotta per accaparrarsi ciò che resta.

Prende tutta la Famiglia

È andata meglio agli enti che gravitano nell’orbita dell’assessorato alla Famiglia. È questo il settore che ha preso quasi il 60% dell’intero finanziamento regionale: 4,8 milioni su 8,2. Dietro la Meter onlus si piazzano così il Banco Alimentare (277.757 euro), il Telefono azzurro (103.860), il Centro Padre Nostro di Brancaccio (629.716), il Telefono Arcobaleno (614.973), l’Ente nazionale sordi (756.157), l’Unms (142.895), l’Anmil (154.803), l’Anmic (154.803) e l’Onmic (81.726).

Questi sono i finanziamenti più cospicui che verranno erogati nelle prossime settimane dall’assessorato Famiglia, che però ha il budget anche per altri aiuti di minore entità: comunità Sant’Egidio (69.238) associazione Gesù Bambino di Praga (18.869), associazione Santa Chiara (27.827 euro), associazione Penelope (66.347), associazione La Danza delle Ombre (36.040), cooperativa Medira (45.822), associazione San Benedetto il Moro (31.534), associazione Parole in libertà (10.014), centro d’Amore di Gesù (14.767), cooperativa 3P Padre Pino Puglisi (13.775), associazione Le ali della libertà (19.827), casa famiglia Rosetta (24.814), centro sociale San Francesco Saverio (22.683), Asfa Sicilia (17.711), associazione Inventare Insieme (73.445), comunità terapeutica Casa dei Giovani (61.255), associazione Madre Serafina (20.333). In questo elenco di finanziamenti di minore importo rientrano anche la coop HMORA (20.333), la coop Migma (35.192), l’associazione Montelepre don Francesco Bagliesi (15.946), la fondazione Ebbene (67.742), l’istituto Fernando Santi (62.174).

Le coop per i disabili

Ci sono poi una serie di aiuti alle sigle che si muovono nel campo dell’assistenza ai disabili: associazione Famiglie Persone Down (31.379 euro), coop La Fraternità (47.609), associazione Apriti Cuore (33.475), coop Edificando (44.840), associazione Recupero Cerebrolesi (42.094), onlus Sordi Valle del Mela (11.049), Cantiere delle Idee (18.222), associazione Famiglie Disabili (48.056).

L’antimafia tira la cinghia

Rispetto agli anni d’oro e perfino a periodi più recenti incassano meno gli enti culturali e le associazioni che si muovono sul fronte dell’antimafia. Tutte queste sigle avevano ottenuto dalle commissioni esaminatrici almeno il doppio di quanto poi realmente assegnato in base alla divisione dei fondi fra i vari assessorati decisa dalla giunta Crocetta. Per esempio, all’associazione per la Conservazione delle tradizioni popolari vanno 168 mila euro ma aveva avuto il via libera per 300 mila. Alla fondazione Whitaker dovevano andare 275 mila euro ma l’aiuto si fermerà a 154 mila. In proporzione il taglio ha penalizzato tutte le altre sigle: all’Istituto Gramsci vanno 106.400 euro, alla fondazione Mandralisca 154 mila, alla Buttitta 78.400, al Centro studi filologici siciliani 67.200, al Centro studi pirandelliani 10.500, all’Istituto siciliano di studi bizantini e neoellenici 31.500, alla circoscrizione Sicilia di Amnesty International 10.500. al centro Pier Paolo Pasolini 10.500,alla fondazione Piccolo 61.250.

Le sigle che rientrano nel campo antimafia hanno dovuto dividere i loro contributi con le altre appena citato. Il risultato è che i tagli sono stati notevoli: la fondazione Falcone avrà 42 mila ma ne attendeva 120 mila, il centro Pio La Torre avrà 16.800 invece di 80 mila, il centro Cesare Terranova avrà 7.350 euro inve di 35 mila, la fondazione Gaetano Costa riceverà 3.150 euro invece di 15 mila. Alla fondazione Sciascia andranno 31.500 euro ma ne erano previsti 90 mila. E poi ancora, fondi a Officina di studi medievali (43.750), museo del Papiro (15.750), associazione Arte Axa (21 mila), Facoltà Teologica di Sicilia (25.200), istituto di etnologia Oikos (6,300).

I microcontributi alla cultura

Infine, l’assessorato ai Beni Culturali ha assegnato una valanga di microcontributi: museo San Nicolò (4.200 euro), Arci (5.775), Istituto studi politici ed Economici (1.050), centro studi Feliciano Rossitto (7.350), fondazione Verga (10.500), museo cultura popolare dei Peloritani (2.250), associazione Kandinsky (2.250), fondazione Salvare Palermo (1.543), associazione per la cultura popolare dei monti Iblei (1.488), UdiPalermo onlus (1.323), parrocchia San Pietro e Paolo di Palermo (3.859), Centro siciliano studi sulla giustizia (1.102), fondazione Guarino Amella (1.102), associazione turistica Sotto Sale (1.102). Nello stesso elenco di beneficiari rientra il Farm Cultural Park di Favara che ottiene 4.961 euro invece dei 45 mila promessi.

Al Turismo conti da rifare

Il taglio dei finanziamenti e la differente assegnazione fra gli assessorati rispetto alle prospettive del luglio scorso ha perfino impedito a qualche dipartimento di definire la graduatoria in tempo per il 31 dicembre. E così all’assessorato al Turismo sanno chi sono i beneficiari ma stanno ancora calcolando di quanto dovranno vedere ridotti gli aiuti. Il calcolo non è difficile: erano attesi in totale 365 mila ma ne verranno distribuiti solo 145.053, meno del 40%. Le 32 sigle entrate in graduatoria sono Polisportiva Judo Kodokan di Ragusa, Ateltica Padua di Ragusa, associazione dilettantistica Compagnia Arcieri di FLoridia, Trinacria sport di Solarino, Pro-Sport di Ravanusa, IRSSAT di Biancavilla, associazione Figli d’Srte Cuticchio di Palermo, Polisportiva Compagnia Arcieri di Catania, Cus Palermo, Tamburo di Aci di Acireale, Pro Loco Akaret di Alcara Li Fusi, associazione Fiocco Verde di Palermo, Amici della Musica Salvatore Cicero di Cefalù, associazione teatrale Carlo Magno di Palermo, Kleis di Palermo, Curva Minore di Palermo, Atletica Virtus Acireale, associazione culturale Darshan di Catania, AAsd Atleta Palermo, Amici della Musica di Solarino, PolisportivaLibertas di Militello, Atletica Mazzarino, Teatro Patafisico di Palermo, Associazione culturale Zo di Catania, Etnatletica di San Pietro Clareanza, Agricantus di Palermo, Agramante di Palermo, Garsigliana Equestre di Monreale, Folkstudio di Palermo e Deva Culture di Palermo. Tutte queste sigle attendevano poche migliaia di euro e in molti casi scederanno sotto i mille.

I tagli a Ditirammu e Carnevale

Nello stesso elenco figurano per esempio il teatro popolare Ditirammu di Palermo a cui la commissione di valutazione dell’assessorato allo Spettacolo avrebbe assegnato 23 mila euro ma che riceverà meno della metà dei fondi attesi. Così come il Carnevale di Acireale per cui sembravano pronti 50 mila euro e che dovrà invece accontentarsi di meno della metà.

Spiccioli alla sanità

Non è andata meglio agli enti che si muovono nell’orbita della sanità. Qui nessun contributo supera i 5 mila euro e l’assessorato erogherà in totale 40.704 euro. Andranno a queste sigle: Faste onlus Lentini (1.788 euro), Fasted Sicilia di caltanissetta (3.974), Fasted Ragusa (1.987), Fasted Sant’Agata di Militello (794 euro), Fasted Catania (2.781), Fasted Palermo (4.768), Fasted Siracusa (2.235), Fasted Messina (1.470), Fasted Gela (1.271), Fasted Caltanissetta (2.185). All’associazione per le infezioni osteo articolari andranno 1.192 euro, alla coop Corallo 3.775, alla Uildm Palermo 1.987, alla confraternita Misericordia di Piana degli Albanesi 2.384, all’Istituto superiore per le scienze cognitive 3.974, all’Avis Sicilia 1.987 e all’organizzazione per l’educazione allo sport 1.192 euro. Avis di Galati a parte, il minimo è andato alla Fasted Onlus di Agrigento che si accontenta di 556 euro e 37 centesimi, al cineforum Don Orione di Palermo e all’associazione Fumettomania di Barcellona Pozzo di Gotto che riceveranno appena 551 euro e 30 centesimi. Poco più di un gettone, giusto per poter dire che anche queste tre sigle sono fra gli eredi di quella che fu la dorata (e sprecona) Tabella H.

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