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Alpine A110, la leggerezza base per essere grande stradista

AIX EN PROVENCE - Per realizzare un'auto sportiva capace di dare elevate prestazioni e grandi emozioni esistono due strade, che passano entrambe per l'incrocio obbligato del rapporto peso/potenza. Meno chilogrammi da spostare per ogni cavallo erogato (kg/Cv) significano infatti un maggiore scatto da fermo, più prontezza in fase di ripresa e, soprattutto, una grande maneggevolezza in curva e nelle manovre - come la derapata controllata - che fanno la felicità di chi, esperto di guida, si mette al volante di una sportiva a trazione posteriore. Lo sapevano bene i 'maghi' della Alpine che nel 1961 realizzarono, dopo la prima A108, l'iconica berlinetta A110 - peso 705 kg, motore posteriore da 95 Cv, poi salito a 125 - che era praticamente imbattibile nei rally e nelle gare sulle strade. Una filosofia che è stata volutamente ripetuta dai progettisti della 'rinata' Alpine che, lavorando tra il Technocentre Renault e l'atelier di Dieppe, hanno concretizzato nel modello 2018 che riprende la denominazione A110. L'auto firmata da Bernard Ollivier, Michael van der Sande (attuale CEO di Alpine), Antony Villain e David Twohig è un entusiasmante esempio di raffinatezza ingegneristica, in cui l'equilibrio tra la compattezza - la A110 è lunga 4,178 metri, larga 1,798 e alta 1,252 - e l'abitabilità per due, si sposa perfettamente con la costruzione leggera in alluminio e altri materiali speciali, con l'architettura delle sospensioni (uno schema racing a doppio triangolo) e con le tante soluzioni adottate per limare grammo dopo grammo la massa complessiva. Al riguardo va sottolineato il decisivo contributo della torinese Sabelt che si è specializzata negli ultimi anni, a fianco di cinture e altri accessori, anche nel comparto dei sedili per vetture ad altissime prestazioni. Per Alpine Sabelt ha realizzato una coppia di leggerissimi sedili racing, solo 13,1 kg ciascuno, che oltre a trattenere pilota e passeggero anche alle andature più vivaci, costituiscono il perfetto collegamento tra corpo e vettura ed esaltare così la dinamicità della A110. Dopo la versione di lancio, la Premiere Edition costruita in 955 esemplari proposte a 60mila euro, la A110 arriverà nelle due concessionarie Alpine in Italia, a Milano e a Roma, anche nelle due versioni Pure e Legend. Premiere Edition pesa, per effetto degli equipaggiamenti, 1.103 kg mentre le A110 Pure sarà caratterizzata da una leggerezza ancora più esaltara (1.080) con la Legend che si collocherà a 1.100 kg. E' evidente che con il propulsore scelto, il 4 cilindri turbo 1.8 dell'Alleanza Renault Nissan, capace di erogare nella versione specifica per l'Alpine 252 Cv, la A110 Pure mette a disposizione del pilota un rapporto di 4,28 kg/Cv, davvero interessante se confrontato con quello della più costose Audi TT RS da 400 Cv (3,78) e Porsche Cayman S da 350 Cv (4,14). Nel giudicare il comportamento su strada della nuova 'berlinette' occorre poi considerare in tutta la sua importanza la distribuzione della massa tra avantreno e retrotreno - 44% davanti e 56% dietro - che si traduce quando si può sfruttare tutta la sua potenzialità, com'è accaduto sui percorsi provenzali in perfetto stile Rally di Monte Carlo, con l'aiuto del sovrasterzo di potenza. Va detto, al riguardo, che la A110 mantiene - nelle regolazioni Sport e Track - un minimo controllo elettronico della trazione, onde evitare 'scodate' accessive e controproducenti, così come si apprezzano la sincerità dello sterzo (che è diretto ma al tempo stesso confortevole quando si sceglie un'andatura rilassata) e dell'impianto frenante, sempre all'altezza delle situazioni grazie all'accoppiata dischi-pinze firmata da Brembo. L'impianto realizzato per Alpine porta al debutto una interessante novità, mirata anch'essa alla riduzione dei pesi: l'inserimento del freno elettrico di stazionamento nelle pinze posteriori. L'erogazione della potenza è immediata, grazie al corretto dimensionamento del turbo e alla presenza di un impianto di scarico che fa ben 'respirare' il motore, e può essere sfruttata perfettamente utilizzando il cambio a doppia frizione (DCT) Getrag a 7 rapporti con palette di comando al volante. Unica auto sportiva a raggiungere - in assenza di limiti- i 250 km/h senza spoiler posteriore, la Alpine A110 riesce a scattare da 0 a 100 in soli 4,5 secondi.

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