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Figuccia: "Il mio primo giorno da uomo libero"

L'assessore Vincenzo Figuccia

PALERMO.  “Ho sempre risposto in modo autentico alla mia vocazione e per questo non potevo portare avanti un mandato che mi teneva stretto nella morsa di una gabbia d'oro fatta di formalità e ipocrisie". Lo dice Vincenzo Figuccia, che ieri ha rassegnato le sue dimissioni da assessore all'Energia della giunta Musumeci. 

"Mi ero illuso della possibilità che questo governo rappresentasse un'alternativa alla mala politica del passato della quale tutti noi sin d'ora, portiamo le stimmate. E invece nessuna garanzia per quelle centinaia di migliaia di siciliani che arrancano per arrivare a fine mese. Un sistema che ha provato a farmi credere addirittura pazzo davanti alla solidarietà espressa da tutti a pochissimi a scapito di un'intera regione. Ai protagonisti di questo fantomatico sistema dico che io non sono solo, sono con la mia gente che è la vera ricchezza di un uomo libero come me".

E aggiunge: "Sappiate che la libertà non ha prezzo anche se questa comporta sacrificare posizioni di privilegio come quella che ricoprivo. Ma perseguire la propria vocazione è cosa più grande. Starò al fianco della mia gente che amo e che difenderò con tutto me stesso, già a partire da questo mio primo giorno da uomo libero". E su Miccichè dice: «Solo gli stupidi non cambiano idea: mi sono sbagliato, Miccichè non è uno stupido», ha dichiarato dopo la decisione del presidente dell'Ars di dare mandato ai questori per trattare il rinnovo o l’introduzione del tetto pari a 240 mila euro agli stipendi dei dirigenti dell’Assemblea, in scadenza il 31 dicembre.

 

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