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Attacco kamikaze a un'agenzia giornalistica a Kabul: almeno 40 morti

Foto d'archivio

KABUL. E’ di almeno 41 morti e 84 feriti l'attacco portato oggi a Kabul da un kamikaze alla sede del Tabian Media Center, all’interno del quale si trovano gli uffici dell’agenzia di stampa 'Sadai Afghan' (Voce afghana). Il bilancio delle vittime, quasi tutte civili, è stato confermato ai giornalisti dal portavoce del ministero dell’Interno e da responsabili dell’ospedale Istiqlal della capitale afghana. Il Tabian Media Center è una organizzazione culturale gestita da un religioso sciita. Da parte loro, via Twitter, i talebani hanno escluso qualsiasi loro responsabilità nell’attentato.

Il vice portavoce del ministero dell’Interno, Nasrat Rahimi, ha indicato che dopo l’attacco suicida contro l’agenzia di stampa 'Sadai Afghan', conosciuta anche come AVA News Agency, vi sono state altre due esplosioni.  Il portavoce del ministero della Sanità, Wahidullah Majroh, ha precisato al riguardo che le vittime sono 35 uomini, quattro donne e due bambini, mentre fra i feriti vi sono sei donne.

Il direttore dell’agenzia, Sayed Hasan Hussaini, ha reso noto che al momento dell’attentato nei locali era in corso una riunione di studenti. Secondo la tv Tolo, oltre ai giornalisti, fra le vittime vi sono anche donne e bambini.

Il gruppo terroristico affiliato all'Isis in Afghanistan ha rivendicato l'attentato. Lo riporta l'agenzia di stampa dell'Isis Amaq precisando che nell'attacco sono state usate tre bombe e un kamikaze.

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