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Gioielli preistorici ritrovano lo splendore perduto

Tornano a brillare e a mostrare per la prima volta i loro colori originari, grazie a una tecnica che è riuscita a cancellare la patina lasciata da più di 4.000 anni di storia: sono i gioielli in rame della necropoli di Varna, in Bulgaria, considerata uno dei più importanti siti archeologici della preistoria. I dettagli sono pubblicati sulla rivista Journal of Archaeological Science.

Per riprodurre i brillanti colori dei gioielli preistorici, i ricercatori dell’Università serba di Belgrado e dell’Università britannica di Cambridge, coordinati da Miljana Radivojevic, hanno realizzato in laboratorio 64 campioni di leghe metalliche da usare come modelli.

“Data l’importanza dell’estetica nella metallurgia antica - ha spiegato Radivojevic - abbiamo cercato di replicare sperimentalmente le più comuni leghe preistoriche, fatte da una combinazione di rame, arsenico e stagno”.

Per gli studiosi la produzione di leghe con colori accesi nei Balcani sarebbe stata dettata dalla domanda di gioielli più ‘esotici’, con patine che si avvicinassero il più possibile alla lucentezza dell’oro. “Lo studio - ha concluso Radivojevic - potrà aiutare gli studenti e i visitatori dei musei a immaginare come apparivano realmente i gioielli di metallo migliaia di anni fa”.

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