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Grandi donne siciliane, assegnati i premi del Giornale di Sicilia - Video

PALERMO. Ci sono donne affette da una collettiva, enorme, capacità di desiderare, di immaginarsi, di inventare. Quello che rappresentano è un modello diverso: è qualcosa che non è stare immobili in un posto e sprofondare sotto il peso di quella terra, ma inseguire la leggerezza della curiosità. Suona affascinante: perché ogni terra, a saperla guardare, è un poema epico, un atlante di idee, un testo sacro, un canzoniere d’amore.

E se quella terra ha un’anima, quelle signore sapranno leggergliela. Ci sono favole che si è deciso di credere vere, da sempre: tipo che latte e rum facciano bene alla gola, o che le macchine tedesche non si spaccano mai. Mica che ci sia qualcosa di assolutamente vero, ma facilita un po’ le cose crederci. Nelle favole delle nostre signore, invece, ci si crede, perché le loro storie hanno perso l’alone del mito e sono diventate realtà.

Sono tante le donne così, ma qui parliamo di quelle che sfilano nel volume «Grandi donne siciliane - Le donne di impresa un patrimonio nell’isola», edito dal «Giornale di Sicilia», con GdS Media, firmato da Guido Fiorito e fotografato da Tullio Puglia. Dentro, una dopo l’altra, le loro avventure non solo in campo imprenditoriale ma anche in quello artistico o scientifico: si tratta del secondo appuntamento con un’iniziativa nata lo scorso anno, un altro tassello di un composito mosaico di offerte che lega il giornale ai suoi lettori, in un rapporto che non è paragonabile a un matrimonio ma al libero amore, dove l’obbligo alla fedeltà non è sancito da un contratto ma risultato di una scelta quotidiana.

Le «magnifiche» 14 hanno provenienze differenti, operano in settori differenti e diversa è la loro storia ma hanno un comune denominatore: è gente con la Sicilia dappertutto, nella testa, nelle tasche, nei sogni. I lettori del sito gds.it per qualche giorno hanno «sfogliato» le loro vite e le hanno votate.

Ecco il loro podio. Nancy Cannilla, insegnante di danza al 21% dei consensi dei ben 12.292 votanti, con 2543 voti, ha ricevuto il premio dal vice direttore responsabile del Giornale di Sicilia Marco Romano; Laura Montalbano e la sua azienda di sughi «all’antica», «Casa Montalbano» hanno messo insieme il 16% (2014) - il riconoscimento viene consegnato da Giuseppe Catanzaro - e Stefania Fiasconaro delle Officine Grafiche, che raggiunge il 13% con 1568, premiata da Giada e Rosy Ardizzone. La vecchia, cinica, battuta di Gianni Agnelli sul «secondo che è soltanto il primo degli sconfitti», questa volta non si applica: del gruppone fanno parte imprenditrici e artiste anch’esse capaci di volare alto. Laura Bargione, titolare dell’azienda Mariscò di Grisì, Erminia Bentivegna, chirurgo vascolare, Isabella Capizzi proprietaria di un negozio, «Luxury Hunters», dove raccoglie e vende borse e accessori di lusso usati; Tiziana e Daniela Di Prima, imprenditrici delle aziende «Abitare», Rina Falsone e la figlia Laura Spiteri, proprietarie dell’«Hammam», Loredana Giliberto di professione wedding planner, Manuela Monaco, titolare della gioielleria Cipolla, Flora Mondello della Gaglio Vignaioli, Silvia Pistone, responsabile marketing dell’azienda di elettronica di famiglia, e Mariuccia Palazzolo, creatrice di gioielli.

Tutte hanno messo su le loro attività con sfacciataggine, gente che tra agonia ed estasi ha scelto quest’ultima, rimboccandosi le maniche, coltivando la speranza di farcela. Perché non si dica, almeno, che la Sicilia soffra di anemia di desiderio. Ancora un premio, quello messo in palio dal pasticcere Nicola Fiasconaro - a consegnare è il maestro in persona - è andato a una siculo-russa: Irina Pererva, presidente dell’associazione Le Muse e cantante lirica. Tutte sono state «celebrate» ieri a Palazzo Branciforte, in una serata presentata da Salvo La Rosa.

Articolo di Antonella Filippi, interviste di Marco Volpe e Salvatore Militello a Stefania Fiasconaro, Nancy Cannilla e Laura Montalbano. Altri particolari e le storie sul Giornale di Sicilia in edicola.

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