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Micciché: "Stop ai tetti degli stipendi"
Ufficio di presidenza, trovato l'accordo
Voti centrodestra al Pd, frizioni con FdI

PALERMO. "Non ho mai detto che aumenterò gli stipendi del personale dell'Ars, ma l'accordo sui tetti da 240 mila euro ai dirigenti scade a fine mese, per cui dal primo gennaio si applicano le vecchie tabelle. Anche perché si trattava di una solidarietà una tantum e in base a un pronunciamento della Consulta non si poteva neppure fare. Comunque, se il Senato dovesse intervenire poi si vedrà...", ha detto il presidente dell'Assemblea siciliana, Gianfranco Miccichè, parlando con la stampa parlamentare durante i tradizionali auguri di fine anno.

"Il taglio improvviso di tutta la classe dirigente dell'Ars, ci ha lasciato con giovani bravissimi che non hanno più chi li guidi e li formi - aggiunge Miccichè -. Un fatto che ha creato imbarazzi. Occorrerà rinforzare la struttura dell'Assemblea. Non prenderò dirigenti esterni, se non necessario. In Sicilia siamo in una situazione di crisi molto forte e quini oggi questa Assemblea deve funzionare. Dobbiamo creare due macchine forti, governo e Ars. Ringrazio chi si è fatto grande con i tagli, ma non penso abbia risparmiato poi tanto".

Intanto sono stati eletti i deputati questori eletti sono: Giorgio Assenza di Diventerà Bellissima, Giovanni Bulla dell'Udc e Salvatore Siragusa del M5S.

Sei i deputati assenti, cinque dei quali della maggioranza, oltre a Claudio Fava della sinistra. Assenza ha ottenuto 32 voti, Bulla 30 e Siragusa 28. L'Aula sta procedendo con l'elezione dei tre deputati-segretari.

Arrivata quando già l'urna era stata aperta, il capogruppo del M5s Valentina Zafarana non ha potuto votare. "Mi spiace, è tardi", ha detto il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè rivolgendosi a Zafarana che insisteva per votare.

Il Pd entra nell'ufficio di Presidenza dell'Ars grazie al soccorso del centrodestra. La maggioranza per l'elezione dei deputati-segretari ha votato il proprio candidato Alfio Papale (Fi) e ha dato la seconda preferenza al renziano Nello Dipasquale, che è stato eletto. Il terzo deputato-segretario è Stefano Zito del M5s. Alfio Papale ha ottenuto 36 voti, Nello Dipasquale 34 preferenze e Stefano Zito ne ha ricevuti 19.

La decisione di soccorrere il Pd permettendo ai dem di entrare nell'ufficio di Presidenza grazie all'elezione di un deputato-segretario (Nello Dipasquale) con i voti del centrodestra, apre una polemica interna alla maggioranza. Ad alzare la voce sono i deputati di FdI, rimasti fuori. I parlamentari hanno deciso di non votare per i deputati indicati dalla coalizione per questori e segretari.

immagini di Marcella Chirchio

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