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Natale:Coldiretti, 4,8 mld a tavola, +10% tra cesti e cenone

(ANSA) - ROMA, 20 DIC - L'agroalimentare con regali enogastronomici, pranzi e cenoni è quest'anno la voce più importante del budget che le famiglie italiane destinano alle feste di fine anno, con una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di 4,8 miliardi di euro, il 10% in piu' dello scorso anno. E' quanto emerge dall'analisi di Coldiretti presentata all'Assemblea nazionale per fare il bilancio del settore agroalimentare italiano, alla vigilia dell'inizio dell'Anno internazionale del cibo italiano nel mondo. La maggior parte della spesa alimentare delle feste è dedicata al pranzo di Natale che l'86% degli italiani, secondo l'indagine Coldiretti/Ixe', consumerà nelle case dove il menu resta fortemente legato alla tradizione Made in Italy. Lo dimostra il fatto che il 90% dei cittadini del Belpaese porterà in tavola lo spumante, che è il prodotto della ricorrenza più presente, seguito dal panettone che con il 76% si posiziona davanti al pandoro, il quale finirà sul 70% delle tavole. La frutta locale scelta dal 90% degli italiani batte nettamente quella esotica o fuori stagione, a cui tuttavia non rinuncia il 43% degli italiani. La novità di quest'anno è l'arrivo nel piatto dei cosiddetti superfood ai quali sono associate specifiche proprietà salutistiche. Piu' di un italiano su quattro (26%) li porterà in tavola con un positiva tendenza a riscoprire quelli della "nonna", dalle noci al farro, dalle visciole alla roveja rispetto a cibi diventati di gran moda in Italia come lo zenzero o le bacche di Goji, che provengono in gran parte dalla Cina, paese ai vertici per gli allarmi sanitari. Il 48% delle famiglie preparerà in casa almeno un dolce tipico delle feste. "Le scelte di Natale hanno un impatto determinate sull'economia e sull'occupazione" ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "si stima valga almeno 30mila posti di lavoro la scelta di un menu italiano per i pranzi ed i cenoni delle feste, ma anche quella del regalo enogastronomico locale. Un impatto importante che può aiutare anche a risollevare le aree del centro Italia colpite dal terremoto dove la ripresa - conclude Moncalvo - dipende in gran parte da cibo e turismo". (ANSA).

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