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Facebook ammette: l'uso passivo 'fa male alla salute mentale' degli utenti

Facebook "ha finalmente ammesso" che talune forme di uso dei social media "possono danneggiare la salute mentale" degli utenti. Lo annuncia in tono polemicamente soddisfatto il Times di Rupert Murdoch, impegnato da mesi in campagne a vasto raggio contro i giganti Usa del web, pur precisando che la ricetta proposta dai vertici della società di Marck Zuckerberg non prevede di trascorrere meno tempo sulla piattaforma, come alcuni esperti suggeriscono, bensì d'usarla in modo meno passivo: mandando "più aggiornamenti e più commenti".

Il giornale britannico cita un ricerca appena pubblicata dall'università del Michigan secondo cui un campione di studenti costretti a trascorrere i week end leggendo Facebook per 10 minuti al giorno, senza interagire, ha mostrato di avere poi un umore peggiore della media. E richiama il commento diffuso su un blog da David Ginsberg, direttore per la ricerca di Facebbok, il quale scrive: "In generale, quando la gente trascorre troppo tempo consumando passivamente informazioni, leggendo senza interagire con altri, si sente poi peggio". Il Times nota del resto che anche un'altra ricerca, condotta di recente da team della University of California San Diego e di Yale, appare allarmante sulle conseguenze d'un certo approccio a Facebook; denunciando rischi per l'equilibrio psichico e l'autostima dei 'navigatori' che mettono troppi 'like' sui post degli amici virtuali, quasi a voler alimentare una sorta di senso di inferiorità. 

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