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La Juventus asfalta il Bologna e scavalca l'Inter

ROMA. La Juve morde il Bologna nel primo tempo, controlla una gara in trasferta potenzialmente difficile e sorpassa l’Inter tallonando il Napoli a un punto. La volata scudetto in serie A diventa avvincente e incandescente: ci sono tre squadre in due punti, quattro se la Roma riuscirà a battere la Samp nel recupero del 24 gennaio. A differenza degli altri campionati maggiori europei, in Italia è piena bagarre che vivrà sabato prossimo un altro match clou, Juventus-Roma.
E’ un fine settimana indigesto alle milanesi: dopo l’harakiri dell’Inter ieri c'è il crollo rossonero nella 'fatal' Verona. In attesa del posticipo Atalanta-Lazio guadagnano punti le protagoniste in zona retrocessione: il Genoa conquista il pari in casa della lanciata Fiorentina. Il Sassuolo domina in casa Samp, sbaglia un rigore ma poi alla fine vince con Matri. Tre punti incamera anche il Crotone contro il Chievo al debutto in casa di Zenga in panchina.

Ma la copertina della domenica spetta alla solida Juve di Allegri, che si può permettere di lanciare in panchina Dybala quando la gara è ancora in gioco. I bianconeri aggrediscono il match, prendono il pallino in mano e non lo mollano più. Vantaggio col solito gioiello su punizione di Pjanic (ma Mirante è complice), che poi crea un assist che Mandzukic sfrutta da attaccante di razza. Il gol di Matuidi è la ciliegina sulla torta per una Juve autoritaria e solida che risponde al successo del Napoli tornato in vetta dopo qualche battuta a vuoto. Sarà ancora una corsa tra le due favorite, con possibile inserimento della Roma se farà risultato a Torino e riuscirà a migliorare in fase offensiva, e dell’Inter se si riprenderà dal ko con l'Udinese. Sotto questo punto di vista la Juve è una macchina da guerra: 44 gol all’attivo e una rosa forte e competitiva gestita con polso e maestria da Allegri. Il Bologna è annichilito e mai in partita, troppo grande è la differenza dei valori in campo.

Prosegue la via crucis del Milan cui non giova l’avvento in panchina di Gattuso. Dopo l’illusorio successo sul Bologna viene il pesante 0-3 del Bentegodi, campo in cui i rossoneri in passato hanno perso due scudetti. Questa volta la resa è progressiva: gli ospiti tirano tanto in porta ma la difesa è da brividi. Il Verona alla distanza travolge gli avversari e conquista punti preziosi in chiave salvezza (c'è anche un gol del 17/enne Kean). Per il Milan è una disfatta che acuisce i problemi della stagione del rilancio che si sta trasformando in un tormento.  La Fiorentina non ripete le buone prestazioni recenti e si fa imporre il pari nel derby di Simeone, che non incide. I viola hanno varie occasioni con Chiesa, ma il Genoa si salva sempre e muove la classica.

Vittorie fondamentali per Sassuolo e Crotone. La squadra di Iachini approfitta di una Samp arrendevole e crea tante occasioni con uno scatenato Politano, che poi si procura un rigore che si fa respingere da Viviano. Sulla ribattuta ci sarebbe un altro rigore, su mano di Torreira, che il Var non rileva. Allo scadere però il Sassuolo passa con l’opportunista Matri. Segna presto invece il Crotone con Budimir nella gara col Chievo. I calabresi poi non riescono a mettere al sicuro il risultato e i veneti provano invano a recuperare. Grossa impennata nella lotta per non retrocedere: ora rischia di tornare nel mucchio il Cagliari dopo il rocambolesco ko con la Roma.

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