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Ottenuto il primo organo elettrico artificiale

Ottenuto il primo organo elettrico artificiale. Imita quello che permette alle anguille elettriche di generare correnti fino a 100 Watt, in grado di stordire le prede. Stampato in 3D, l'organo elettrico si piega con una tecnica simile a quella ideata per i pannelli solari dei veicoli spaziali e in futuro potrebbe alimentare robot soffici e computer indossabili. Descritto sulla rivista Nature, è stato messo a punto dal gruppo dell'università svizzera di Friburgo coordinato da Michael Mayer.

L'organo che permette alle anguille elettriche di generare correnti è costituito da migliaia di cellule specializzate chiamate elettrociti, che si estendono in serie parallele per l'80% del corpo degli animali. Stimolati dai segnali elettrici del sistema nervoso, gli elettrociti generano una piccola tensione che fa precipitare le particelle di sodio elettricamente cariche (ioni) da un lato della cellula e gli ioni di potassio dall'altra parte; questo flusso genera a sua volta una corrente elettrica

L'organo elettrico artificiale è fatto di gel, ossia di un materiale a base di acqua ottenuto con stampa 3D depositando su pellicole di plastica gocce di acqua con diiverse concentrazioni di sale e fissato con raggi ultravioletti. Le pellicole sono state poi piegate come un origami, con la tecnica chiamata Miura-ori utilizzata per piegare i pannelli solari dei veicoli spaziali.

La piegatura è avvenuta in modo da far combaciare le pellicole di ottenuto da acqua con alte concentrazioni di sale con quelle a basse concentrazioni di sale. In questo modo fra i diversi strati del gel si genera un flusso di ioni di sodio di carica diversa che produce una corrente elettrica.

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