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Compagna Mario Monicelli, 'oggi starà brindando'

(di Manuela Correra)

Il regista Mario Monicelli è morto suicida a 95 anni nel 2010 gettandosi dal quinto piano dell'ospedale romano dove era ricoverato per un tumore: "Oggi sarebbe stato sicuramente felice e magari ora starà brindando, perchè avrebbe sicuramente apprezzato l'approvazione della legge sul Biotestamento. Un bel giorno per un libero pensatore come lui era". Sono le parole della scrittrice Chiara Rapaccini, compagna di Monicelli, in prima fila oggi in tribuna al Senato insieme a vari esponenti dell'Associazione Coscioni per assistere al via libera di una norma fortemente attesa.

    "In tribuna - racconta all'ANSA - tutti piangevamo per la commozione. Quello di oggi è stato un passo avanti importante per un sistema tradizionalista e spesso oscurantista come è quello italiano". Monicelli sarebbe stato "contento": "Noi - ricorda - ci scambiammo anche una carta, non però con valore giuridico, in cui avevamo scritto le nostre indicazioni sul fine vita da lasciare l'una all'altro. Non era una dichiarazione dal valore legale, ma un atto 'casalingo' dal quale però si evince come Mario fosse favorevole al Biotestamento". Se tale legge fosse stata approvata prima, avrebbe potuto cambiare il destino del grande regista? "E' una domanda che mi fanno - dice Rapaccini - e la mia risposta è 'è probabile'". Monicelli, prosegue la scrittrice, "era laico e sempre dalla parte del 'vivere con dignità'. Aveva un tumore da 25 anni ma ultimamente, anche per la sua condizione di vecchiaia, la malattia gli pesava e, secondo i suoi principi, aveva ormai reso la sua esistenza poco dignitosa. Personalmente, penso, infatti, che non sia solo la malattia grave, come l'essere intubato, che ti fa precipitare in una condizione di 'indignità'. Esiste l'autodeterminazione, ed il punto oltre il quale la vita diventa 'indignitosa' può deciderlo solo l'individuo".

Il fatto, sottolinea, è che "in Italia c'è una mentalità per cui la morte va allontanata ed esorcizzata, ma ciò è sbagliato perchè la morte è una fase naturale della vita. Credo che bisogna educare anche i bambini ad avere un buon rapporto con la fine della vita. Da scrittrice ho proposto vari libri per bambini in cui, in modo leggero e divertente, si educa alla morte, ma sono stati sempre bocciati dagli editori". Oggi però è "un giorno di svolta per l'Italia": "E' stata anche una bella pagina politica perchè - spiega - ho visto due parlamentari donne, di due schieramenti opposti, Pd e M5S, fare in Senato due interventi pertinenti e bellissimi sul Biotestamento, superando le divisioni partitiche. Mentre non mi sono piaciuti gli interventi di vari parlamentari uomini, detrattori ma i cui interventi sono stati fumosi e ideologici". Insomma, "la giornata di oggi segna un cambiamento ed il messaggio è che se ancora in vari casi nella nostra cultura si demonizza la morte, della morte bisogna invece essere amici. E Mario, come si comprende anche dai suoi film - conclude la scrittrice e compagna - lo era". 
   

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