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Unicredit cede il ramo di credito su pegno, a rischio 60 lavoratori in Sicilia

PALERMO. Unicredit accelera sulla cessione del ramo d’azienda relativo al Credito su Pegno e i sindacati lanciano l’allarme occupazionale in Sicilia dove opera la maggior parte delle filiali con circa 60 occupati.

La società con la quale si perfezionerà l’operazione è la principale casa d’aste europea, l’austriaca Dorotheum, aderente all’associazione internazionale Credito su Pegno con succursali a Milano e Roma. «Entro dicembre - affermano Giuseppe Angelini (Fabi), Gabriele Urzì (First Cisl), Francesco Re (Fisac Cgil), Salvatore Li Castri (Uilca) e Giuseppe Di Giacinto (Unisin) - verrà costituita la Newco che incorporerà il ramo d’azienda ed avviato il processo autorizzativo presso i competenti organismi di Vigilanza, mentre nel gennaio del 2018 si aprirà la procedura sindacale concernente il trasferimento del ramo d’azienda».

«Il riconoscimento del contratto del settore del credito, il rafforzamento della rete a presidio della funzione sociale a cui assolve il credito su pegno sul nostro territorio - concludono i sindacalisti - sono gli elementi minimi di salvaguardia per ottenere i quali metteremo in atto tutte gli strumenti utili ad evitare danni alle professionalità dei lavoratori che, soltanto in Sicilia, sono circa 60 e sul cui futuro incombono molte ombre. In Austria il settore del credito su pegno è disciplinato da una legge che non prevede una specifica licenza bancaria».

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