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Montezemolo: "M5s pericoloso, Renzi? Dopo il referendum doveva andare via"

Luca Cordero di Montezemolo

ROMA. «Premetto che al Paese, in generale, servirebbe una classe dirigente diversa. Dopo di che io considero i Cinquestelle un pericolo per l’Italia. Non hanno esperienza e non hanno competenza». E’ l’opinione di Luca Cordero di Montezemolo, intervistato dal Quotidiano nazionale.

«Nel 2012 erano in tanti a chiedermi di entrare in politica. Anche i sondaggi erano incoraggianti. Non l’ho fatto. E non ho rimpianti, una legislatura dopo», dice Montezemolo, che poi torna su Roma e sul no della sindaca Virginia Raggi alle Olimpiadi:

«Io non ce l’ho con nessuno - dice - però nella Capitale ci vivo e vorrei fosse amministrata meglio. Quanto alle Olimpiadi, rifiutarle è stato un atto di pura demagogia, una grande occasione perduta».

Montezemolo parla anche del segretario del Pd Matteo Renzi. "Al netto dei suoi difetti, è un giovane uomo coraggioso, che in una certa fase storica ha restituito speranza al nostro Paese. Ma non ha capito che in Italia bisogna unire, non dividere. Poi, quando io ero il presidente della Ferrari attorno a me ho chiamato i migliori. Jean Todt, Ross Brawn, soprattutto Michael Schumacher».

Invece, Renzi «non ha capito che un leader deve circondarsi di gente più brava di lui. Se io avessi nominato Della Valle capo del reparto corse, solo perché è amico mio e fa le più belle scarpe del mondo, beh, non avremmo mai vinto».

Sta pensando a Boschi, Lotti o altri? «Mi limito a pensare, senza personalizzare, che Renzi ha fatto quell'errore lì e inoltre dopo il disastro nel referendum doveva andarsene all’estero per due anni, a studiare e a riflettere. Non l’ha fatto e ha sbagliato».

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