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Tavecchio resta commissario della Lega di Serie A, si lavora per la presidenza della Figc

Carlo Tavecchio

ROMA. Neanche un’ora di riunione per lasciare in mano a Tavecchio il commissariamento della Lega di Serie A. Il presidente dimissionario della Figc ha incassato oggi l’ok del consiglio alla proroga richiesta nell’ultima assemblea di Milano, proroga che durerà fino al 29 gennaio, data delle nuove elezioni federali. L’ok di via Allegri ha avuto il via libera da tutte le componenti ad eccezione dei tre rappresentanti dell’Aic che si sono astenuti.

«Andava eletto prima un presidente della Lega di A», avrebbe detto il numero uno dell’AssoCalciatori, che ha seguito il consiglio in conference call come lo stesso presidente della Lega Dilettanti, Cosimo Sibilia. L’astensione di Tommasi non va letta quindi come un no a Tavecchio quanto al modus operandi della massima lega professionistica, che continua a non eleggere le sue cariche puntando a mantenere lo status quo.
Sta di fatto che la scelta del Consiglio Figc di prorogare la Serie A va contro gli auspici di alcune componenti critiche (come la Lega Pro di Gravina) in funzione dell’ultimatum dell’11 dicembre ventilato dal Coni. Per quella data il presidente Giovanni Malagò si aspettava un presidente della Lega di A altrimenti aveva minacciato il commissariamento, ma con la proroga del commissario (intesa in Figc come atto 'ordinario' e quindi al riparo da eventuali atti di forza calati dall’alto) difficilmente lunedì il Coni procederà al commissariamento della Figc.

Scongiurati venti di burrasca, il mondo del calcio si immagina però già proiettato alle elezioni di Fiumicino del 29 gennaio. Con i presidenti di Serie A che, a meno di clamorosi colpi di scena alla nuova assemblea del 4 gennaio e senza quindi una rappresentanza politica, voteranno a questo punto secondo coscienza. Le candidature andranno formalizzate entro il 14 gennaio e per il momento nessuno dei potenziali candidati a via Allegri ha fatto un passo ufficiale. Per capire se Cosimo Sibilia vorrà proporsi, occorrerà attendere l’assemblea della Lega Dilettanti in programma il 13 gennaio a Fiumicino.

Un altro con ambizioni presidenziali è Gabriele Gravina, ma solo in subordine a possibili accordi con la Dilettanti che, forte del 34% della ripartizione elettiva, resta la voce grossa nel consesso politico. Inizia invece a raccogliere consenso Damiano Tommasi e dopo la Lega Pro oggi è arrivata anche una prima apertura da parte dell’altro sindacato del pallone, l'AssoAllenatori: «Se abbiamo individuato un nome per il dopo-Tavecchio? No - ha fatto sapere il numero uno dell’Aiac, Renzo Ulivieri - noi abbiamo individuato le caratteristiche: competenza e affidabilità. Tommasi? Noi lo sosterremmo. A guardarsi in giro non è che si trovi tantissima roba…».

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