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Musei e siti archeologici siciliani aperti durante le feste di Natale

Palazzo Abatellis - Palermo

PALERMO. Musei e siti archeologici aperti durante le festività natalizie. È frutto dell'intesa tra i sindacati e l'ufficio di gabinetto dell'assessorato.

"E' stato sottoscritto al dipartimento regionale Beni culturali un accordo che consentirà di ampliare immediatamente l'offerta culturale del patrimonio culturale siciliano con ulteriore effetto positivo già nel periodo delle festività natalizie mediante progetti obiettivo mirati", dicono Michele D'Amico, responsabile regionale del Cobas/Codir per le politiche dei beni culturali. e Simone Romano, coordinatore regionale del Cupas/Codir (custodi del patrimonio culturale siciliano), movimento che aderisce al Cobas/Codir.

Nell'ultimo mese non erano mancati momenti di tensione con i diversi rami dell'amministrazione regionale "a causa - sostengono i sindacalisti - di un inaccettabile ritardo nelle procedure di pagamento delle prestazioni lavorative accessorie che hanno sempre garantito durante gli anni 2016 e 2017 le aperture domenicali e festive di tutte le strutture museali e aree archeologiche".

"Tali ritardi sono stati superati grazie all'intervento del capo di gabinetto dell'assessore ai Beni culturali Sergio Gelardi e, dall'altro - sottolineano - dal concreto e operativo contributo del personale regionale del comparto coinvolto nel processo di elaborazione e di liquidazione degli emolumenti".

Ma il confronto continua, come sottolineano i sindacati. Il Cobas/Codir punta ora punta a un impegno del governo regionale " per superare le carenze igienico-sanitarie di tutti i siti e degli uffici dei beni culturali (in alcuni piove persino dentro, molti sono privi di impianti di climatizzazione); avviare una fase di ammodernamento dei fatiscenti sistemi di impianti di sicurezza; investire per migliorare l'immagine dell'intero sistema (dalla dotazione di apposito vestiario per il personale addetto alla fruizione dei beni culturali per cui l'ultima fornitura di divisa è avvenuta ben 15 anni fa a un serio piano di formazione mirata per migliorare la qualità della risposta che il sistema dei beni culturali è tenuto a dare alla collettività)".

"Chiediamo all'assessore regionale ai Beni culturali, Vittorio Sgarbi - concludono Michele D'Amico e Simone Romano - di avviare quindi un'immediata stagione di confronto per rilanciare investimenti e ammodernamento dell'amministrazione, tendente a qualificare l'intero sistema dei beni culturali siciliani e la qualità delle condizioni lavorative di tutto il personale".

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