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Winckelmann, il tesoro antico di Roma

 ROMA - Insuperato studioso delle antichità, fondatore della moderna archeologia Joachim Winckelmann, di cui si celebrano i 300 anni dalla nascita, è al centro di una grande mostra ospitata fino al 22 aprile ai Musei Capitolini, nelle Sale di Palazzo Caffarelli, le Stanze Terrene di Sinistra del Palazzo Nuovo e le Sale del Palazzo Nuovo. Esposte 124 opere, molte delle quali di nuovo a Roma dopo secoli, che, affiancate da applicazione virtuali, sono in grado di ricreare l'allestimento di statue e reperti che tanto colpì Winckelmann al suo arrivo nella città eterna dove rimase 13 anni.

    I Musei Capitolini, ha ricordato Claudio Parisi Presicce, curatore con Eloisa Dodero della rassegna (dal titolo 'Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento'), hanno costituito infatti il primo esempio di museo moderno in Italia e in Europa, grazie alla lungimiranza di papa Clemente XII, che, nel 1733, portò lì le 416 sculture acquistate con la collezione Albani.
   

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