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Le Honda del futuro saranno sviluppate anche al simulatore

ROMA - Dai videogames alla produzione dei macchine, i simulatori di guida diventano sempre più importanti nel mondo automotive: i giapponesi della Honda hanno annunciato che i veicoli europei di prossima generazione del brand saranno sviluppati utilizzando anche un apparecchio per la realtà virtuale, denominato Driver-in-Motion 250. Il macchinario sarà installato dalla seconda metà del 2018 presso il centro tecnico continentale di ricerca e sviluppo del Costruttore nipponico, situato a Offenbach, in Germania. Il simulatore esternamente è simile a quelli dotati di bracci meccanici che vengono proposti nelle fiere e nei luna park per esperienze di guida simili a quelle reali. In realtà il DiM250 prevede sistemi di movimento con nove gradi di libertà e dispone di un dispositivo di calcolo avanzatissimo, in grado di ricreare condizioni di guida estremamente vicine a quelle riscontrabili tutti i giorni al volante di una macchina vera. Costruito dalla Saginomiya, azienda del Paese del Sol Levante leader nella fornitura di controlli automatici e dispositivi di collaudo, funziona con software elaborato dalla VI-grade, società di vertice nel settore delle simulazioni, fondata nel 2005 e già attiva in collaborazioni con vari partner automotive. La Honda sarà la prima Casa automobilistica a utilizzare una tecnologia del genere per lo sviluppo di veicoli di produzione: ''La maggior parte dei simulatori di guida si avvale della tecnologia di movimento derivata dai modelli utilizzati in avionica - spiegano dalla Casa orientale - ed è generalmente dotata di sei attuatori in grado di offrire, appunto, sei 'gradi di libertà'. Al fine di ottenere una riproduzione accurata delle caratteristiche di corsa, manovrabilità e accelerazione di una vettura con un unico simulatore, il sistema DiM250 si avvale di nove attuatori, per creare gamme di movimento aggiuntive''. Da sottolineare, inoltre, che l'intero sistema si muove su cuscinetti ad aria anziché su binari meccanici aggiuntivi.

L'utilizzo del simulatore permetterà ai progettisti Honda di valutare gli avanzamenti nel ciclo di sviluppo del veicolo, prima della costruzione dei prototipi fisici, e di verificare l'efficacia dei controlli e dei sistemi di sicurezza, facendo ricorso a un ampio ventaglio di opzioni. Il suo utilizzo permetterà di ridurre i tempi e i costi di sviluppo dei nuovi modelli. Yasunori Oku, vicepresidente esecutivo di Honda R&D Europe, al riguardo chiarisce: ''Prevediamo di utilizzarlo prevalentemente per la dinamica dei veicoli e le applicazioni alla corsa, oltre a impiegarlo come strumento di importanza cruciale nella fase di sviluppo e collaudo delle nostre tecnologie ADAS, HMI, di propulsione e guida autonoma fin dall'iniziale processo di design. La sua tecnologia fornirà un'ideale piattaforma di sviluppo comune alle nostre attività di R&D su cui tutti i team coinvolti potranno lavorare in un unico ambiente collaborativo''.

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