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A Berlino il film di Akin riapre ferite delitti neo-nazi

Esce in Germania Dal nulla, il film di Fatih Akin che sparge sale sulle ferite ancora aperte dei familiari delle vittime della cellula neo-nazista (NSU), che tra il 2000 e il 2007 ha ucciso persone di origini straniere, oltre a compiere una serie di rapine. Il processo alla NSU è alle battute finali e il 23/11, in tribunale di Monaco, la figlia dell'ottava vittima ha pregato l'unica imputata, Beate Zschaepe, di aiutarli a capire, di confessare. Dopo 11 anni dalla morte del padre e 6 anni di processo quello che ancora manca è un perché. Per quale motivo è stato ucciso proprio lui? E la domanda è la stessa che si fanno i parenti delle altre otto vittime.

Nel film Dealer Nuri, padre di famiglia amorevole, ma di origini turche, dopo la sua morte in seguito a un'esplosione che uccide anche il suo bambino, viene sospettato di essere uno spacciatore, indebitato, alle prese con la mafia turca. La moglie Katja (Diane Kruger) assiste impotente alla mancata giustizia e alla fine si abbandona alla vendetta.

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