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Inediti da Saba a Montale a Spazi900

di Mauretta Capuano

ROMA - Inediti di Italo Svevo, Eugenio Montale, Umberto Saba e Filippo de Pisis, la sceneggiatura del film di Roberto Benigni 'La vita è bella', scritta con Vincenzo Cerami e i 'Versi intimi', primo volumetto di poesie di Sandro Penna. Sono i pezzi più preziosi in mostra nel nuovo allestimento di Spazi900, il museo letterario della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma che si amplia con installazioni multimediali e documenti rari. Tra questi spicca il manoscritto autografo di una delle poesie più celebri di Saba, 'A mia moglie', in una stesura inedita che presenta numerosi versi cassati e riscritti rispetto a quella definitiva del 1911. Il nuovo percorso è stato reso possibile grazie a un'attenta e mirata politica di nuove acquisizioni del patrimonio letterario novecentesco portata avanti a partire dal 2015.

Rilevante anche il corpus di manoscritti acquistati da Elio Pecora, tra i quali sono presenti quelli di Dario Bellezza e le lettere di Amelia Rosselli. Primo museo permanente in una biblioteca pubblica dedicato alla letteratura italiana del Novecento, Spazi900, ideato e progettato dal direttore Andrea De Pasquale, curato da Eleonora Cardinale, valorizza e rende accessibili al grande pubblico le raccolte letterarie contemporanee della BNCR. I due fulcri principali del museo letterario, dedicati a Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini, si arricchiscono nel nuovo allestimento con due installazioni multimediali "narranti", progettate e realizzate da Kaos Produzioni, che fondono i contenuti con l'ambiente, i suoni e le visioni, aprendo una finestra sui luoghi e i tempi dei due grandi autori.

Dal corridoio d'ingresso, un percorso sonoro e visivo fatto di incipit tratti dalla letteratura italiana del Novecento accompagna i visitatori ai due ambienti. Novità assoluta sono le due Gallerie degli scrittori con documenti autografi, prime edizioni e ricostruzioni d'epoca: la prima Galleria, dedicata alla prima metà del Novecento e introdotta dallo spazio dedicato a Grazia Deledda, si apre con Gabriele d'Annunzio e prosegue con Luigi Pirandello, Italo Svevo, i futuristi, Sandro Onofri, Filippo de Pisis, Camillo Sbarbaro, Giuseppe Ungaretti, Umberto Saba, Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo. La seconda Galleria, dedicata alla seconda metà del secolo, prende avvio con i quadri di Carlo Levi, nella sua duplice veste di pittore e scrittore, e prosegue con scrittori e poeti amici di Pasolini: Alberto Moravia e Natalia Ginzburg, Mario dell'Arco, Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni e Sandro Penna, e prosegue, in direzione del nuovo secolo, con Giorgio Vigolo, i Novissimi, Franco Fortini, Giovanni Giudici e Andrea Zanzotto, Italo Calvino, Vincenzo Cerami, Amelia Rosselli e Dario Bellezza. Completano il percorso i due focus Storie di un viaggiatore: Stanislao Nievo e Poeti, artisti, editori: il '900 composto a mano. Di notevole rilievo, la donazione da parte di Graziella Chiarcossi dell'archivio di Vincenzo Cerami. Tra gli acquisti più notevoli in esposizione: i quattro brevi racconti inediti raccolti in 'Storie di un uomo rispettabilissimo', tra gli ultimi scritti di Italo Svevo; dodici lettere inedite di Eugenio Montale, scritte tra il maggio 1927 e il marzo del 1930 a Pietro Mastri, autore della raccolta poetica 'La via delle stelle'. E di notevole rilevanza il diario inedito di Filippo de Pisis.

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