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"Come è profondo il mare", dopo 40 anni rivive in vinile l'album di Lucio Dalla

Il brano originale cantato live nel 1978

MILANO. Quarant'anni fa Lucio Dalla debuttava come autore dei testi delle proprie canzoni, dando il via alla fase forse più iconica della sua carriera.

Oggi quel momento rivive con 'Come è profondo il mare - Legacy edition', ristampa in CD e vinile, con un CD bonus dal vivo, in uscita venerdì.

L’album è stato rimasterizzato a 24 bit/192 KHz partendo dai master originali restaurati, con un’operazione che non muta il suono ma lo arricchisce di dinamiche e dettagli, svelando la transizione di Dalla ad artista totale e magmatico dopo la separazione dal paroliere-poeta Roberto Roversi:

«A Lucio non è mai interessato essere considerato cantautore o altro, forse è stato contato tra di loro quasi per sbaglio, lui faceva tutto con libertà e in quel momento era in uno stato di grazia» ha raccontato Ron presentando oggi la ristampa a Milano.

«'Come è profondo il marè e i successivi due dischi li ricordo pieni di felicità - ha detto il produttore Alessandro Colombini -. Eravamo magicamente attratti ed emozionati dalle parole e ci siamo divertiti, cosa non scontata con i grandi».

I due testimoni e protagonisti di quelle incisioni hanno citato aneddoti di studio: come la tecnica di produzione delle voci, registrate con il riduttore di rumore Dolby ma missate senza, espediente scoperto per caso da Colombini che generò la vicinanza del canto; o l’uso di un sintetizzatore suonato dallo stesso Colombini per raddoppiare il celebre fischio della title-track: «Lucio aveva imparato a fischiare dallo zio, campione di gare di fischi» ha ricordato Ron. Il musicista ha spiegato poi le influenze del suo modo di suonare la chitarra in quell'album, tra Neil Young e Joni Mitchell, e il contesto che portò Dalla a 'Cucciolo Alfredo':

«Riflette le circostanze di quel marzo bolognese di violenza: lui ne rimase segnato, che quando arrivarono i carri armati fu molto spaventato».

'Come è profondo il marè è anche protagonista della prima puntata di '33 Giri-Italian Masters', nuova serie in onda stasera alle 21.15 su Sky Arte. Nello speciale lo storico collaboratore Ron e l’ingegnere del suono Maurizio Biancani si siedono al mixer del mitico studio Fonoprint di Bologna per scorrere il master traccia dopo traccia, pista per pista, e sottolinearne la cura orchestrale, le interpretazioni e i particolari nascosti (compreso un verso mai sentito di 'Disperato Erotico Stomp'). Testimoni dell’epoca come i chitarristi Ricky Portera e Jimmy Villotti o Michele Mondella, eredi spirituali come Samuele Bersani, e discografici come Stefano Senardi e Mara Maionchi dettano un racconto arricchito da due performance.

Le prossime puntate riapriranno le bobine di sei dischi creati da altrettante leggende della canzone italiana (Francesco Guccini, Ivan Graziani, Fabrizio De André, Franco Battiato, Giorgio Gaber e Rino Gaetano). Il progetto su Dalla di Sony Music Italia proseguirà inoltre con successive uscite legate al triennio '77-'80 che ospiteranno anche brani inediti.

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