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Champions, il pari col Barcellona non basta: qualificazione rinviata per la Juve

TORINO. Il Barcellona stacca il biglietto per gli ottavi, con il primo posto nel girone, la Juventus rinvia al 5 dicembre, quando giocherà ad Atene, contro l'Olympiacos già fuori dall'Europa mentre lo Sporting Lisbona, per soffiare il posto ai bianconeri, dovrebbe fare l'impresa dell'anno vincendo l'ultima al 'Camp Nou'.

Tutto fa presagire che la Juventus centrerà l'obiettivo, ma avrebbe potuto arrivare al traguardo già questa sera se al 92' la splendida girata al volo di sinistro non fosse stata sbattuta in angolo da una grande parata di Ter Stegen. Un lampo in una partita senza troppo spettacolo, rallentata ad arte dal Barcellona dopo la fiammata iniziale della Juventus. Pochissimo Messi, entrato in campo solo al 10' del secondo tempo per scelta tecnica di Valverde, un Dybala in crescendo.

E il numero 10 bianconero ha chiuso con le mani tra i capelli e gli occhi al cielo, per il gol fatto 'sparire' dal portiere del Barca, che l'avrebbe fatto tornare sulla ribalta internazionale dopo qualche settimana nell'ombra. Ma le belle cose all'Allianz Stadium sono state altre: l'applauso del pubblico bianconero a Messi, quando è entrato, e Iniesta, una ovazione quando è uscito.

E il giro del campo di Buffon, a salutare e a ricevere applausi dai suoi tifosi e da quelli blagrana, dopo lo striscione esposto nella curva sud: "'Il capitano' Gigi Buffon orgoglio nazionale". Un colpo di scena di Valverde ha aperto la serata: fuori Messi, in panchina, e attacco dei blaugrana, questa sera in maglia granata, con Paulinho dietro la coppia Deulofeu-Suarez. Ma non è stata l'unica sorpresa rispetto alle formazioni attese: a riposo anche Jordi Alba, sostituito dal francese Digne.

Allegri è stato invece obbligato a un ritocco dell'ultima ora: un risentimento muscolare ha bloccato Chiellini. Dentro, quindi Benatia e Rugani, con De Sciglio in panchina. Per i bianconeri un 4-2-3-1 più spinto in avanti, con Cuadrado e Douglas Costa insieme a Dybala alle spalle di Higuain.

Barcellona meno stellare, quindi, rispetto a quello che ad aprile la Juve aveva affondato e anche rispetto all'andata di questa Champions al Camp Nou dove c'era pure Dembelè, ora fuori per un grave infortunio. La Juventus ha provato a sorprendere il Barca: spumeggiante l'inizio di Douglas Costa: azione ubriacante e palla a Cuadrado, tiro parato da ter StegenDopo (2' pt).

Dybala liberato dal confronto con Messi, in progresso rispetto alle ultime partite, ma Piquè nei primi 45' è riuscito a fermare Higuain con le buone e le cattive, facendo arrabbiare più del solito il 'Pipita' graziato dall'arbitro Mazic anche quando le sue rimostranze sono state un po' insistite e plateali (43').

Barcellona a un soffio dal gol al 22': punizione lunga, e palo, con tap-in mancato da Paulinho. Lo stesso brasiliano si è beccato il giallo per aver simulato un fallo da rigore. Nuovo brivido per la Juve (36'): Semedo è sgusciato sulla desra ma il suo invito non è stato raccolto da alcun compagno. Replica della Juve sull'asse Douglas Costa-Cuadrado, ma il tiro del colombiamo (37') si è perso in curva.

Dybala si è preso palla e scena sulla ripartenza bianconera innescata da Alex Sandro: buon controllo, ma il diagonale è finito alto- Ripresa aperta da una punizione di Suarez, toccata in angolo da Barzagli (5'), Higuain al limite dell'area si è girato, ma ha sparato alto (16'); punizione di Messi (18'). Allegri ha pii cambiato centrocampo - dentro Bentancur e Marchisio, fuori Pjanic e Cuadrado; finale con Dybala sugli scudi, con la gran giocata finale annullata da ter Stegen. (

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