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Slovenia "altrove vicino" di E. Sgarbi

(ANSA) - TRIESTE, 18 NOV - Un viaggio ai confini dell'"altrove" che ci è più prossimo; una terra, un popolo, una cultura che è appena oltre una soglia mobile, fatta per essere attraversata e cancellata milioni di volte dalle trasmigrazioni di persone, lingue, abitudini. E' la Slovenia ritratta nel nuovo film-documentario di Elisabetta Sgarbi, "L'altrove più vicino", coproduzione Betty Wrong-Rai Cinema, su soggetto è della stessa Sgarbi con Eugenio Lio, che verrà presentato in concorso al prossimo Torino Film Festival.
    Tre le testimonianze sulla Slovenia, nelle parole e negli occhi di Paolo Rumiz, incontrato in luoghi di misticismo o tecnologia, del poeta Alojz Rebula, ormai cieco ma che continua a scrivere, di Claudio Magris con i suoi cammini sul Monte Nevoso, e della scrittrice Marisa Madieri - sua moglie - esule istriana. La Slovenia della giovane e vivace European Spirit of Youth Orchestra, diretta dal Maestro Igor Coretti-Kuret, nata per superare ogni frontiera e creare un continente culturale, emotivo. E infine la Slovenia nei brani di Boris Pahor, interpretati da Toni Servillo.
    A Torino sono previste quattro proiezioni del film, con un'anteprima-evento il 27 novembre, conversazione tra Elisabetta Sgarbi, Emanuela Martini, Claudio Magris, Paolo Rumiz, Igor Coretti-Kuret, e concerto della European Spirit of Youth Orchestra. (ANSA).
   

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