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Scossa di magnitudo 4.4 nel Parmense: gente in strada ma nessun danno

ROMA. Se fortunatamente il terremoto di magnitudo 4,4 nel parmense non ha fatto danni ed è stato poco avvertito dalla popolazione, la spiegazione è nel fatto che è stato un terremoto molto profondo, 32 metri secondo i calcoli dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

E' stato un terremoto diverso rispetto a quelli del 2012 in Emilia Romagna, molto più superficiali e amplificati dalla parte sedimentaria nella quale erano avvenuti, ha osservato il sismologo Alessandro Amato, dell'Ingv. Questa volta, invece, il terremoto è avvenuto sul basamento roccioso e grazie a questo il tremore è stato percepito in maniera modesta.

Lo indicano chiaramente anche le mappe elaborate dal servizio "Hai sentito il terremoto?" dell'Ingv, sulla base dei questionari inviati dalla popolazione: la percezione del tremore ha raggiunto l'equivalente del quarto grado della scala Mercalli, che corrisponde a una percezione moderata, avvertita da molte persone, con tremito di infissi e leggere oscillazioni dei lampadari.

L'area in cui il terremoto è stato percepito di più è la più vicina all'epicentro, con i comuni di Fornovo di Taro, Varano de' Melegari, Terenzo, Calestano e Solignano. Anche se più debolmente, è stato avvertito anche nel milanese e in Liguria, fra Genova e La Spezia. Poco percepite anche la scossa di 3,3 che ha preceduto la principale e quelle che l'hanno seguita, tutte inferiori a magnitudo 3,0.

L'area colpita oggi dal terremoto "è in una zona sismica, anche se dall'analisi storica non risultano terremoti di magnitudo superiore a 6,0", ha osservato Amato. Ha invece avvertito in passato i forti terremoti avvenuti nell'Appennino emiliano e nella Garfagnana, probabilmente sia per la vicinanza, sia per l'effetto di amplificazione dovuto alla natura sedimentaria del suolo.

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