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Cigar box, rinascono a Roma chitarre 'povere' del blues/VIDEO

(di Stefano Secondino) Nel Delta del Mississippi, la culla del blues, all'inizio del Novecento i neri non avevano soldi per comprarsi le chitarre. Così prendevano le scatole di legno dei sigari, attaccavano a queste un manico di scopa e una o due corde, e le suonavano con una scheggia di vetro o un collo di bottiglia. Erano le "cigar box guitar", gli strumenti autocostruiti con i quali è nato il blues.

Nel sud degli Stati Uniti c'è ancora gente che costruisce le cigar box. Ma per trovarne una in Italia, non serve cercare in America. Basta arrivare a Roma, nel quartiere della Montagnola (quello dove è cresciuto Renato Zero). Paolo Iacoangeli, di professione scenotecnico, da qualche anno si è messo a costruire queste chitarre "povere".

"Mi ero comprato una chitarra per strimpellare dopo il lavoro - racconta -. Poi, girando su internet ho scoperto queste cigar box. Negli Stati Uniti le costruiscono ancora con le scatole di sigari, ma qui da noi queste scatole non si trovano. Io però di lavoro costruisco scenografie, ho una falegnameria e un sacco di legno di scarto. Così ho provato a costruirmele da solo, con materiale di risulta. Ne ho fatta una, e ho scoperto che suonava bene. Così ho continuato. E visto che sono anche pittore, ho cominciato a decorarle".

Così è nata la liuteria "Marte Y Navarro", dai nomi del cane e del gatto di Iacoangeli. Le sue cigar box hanno solo tre corde, Sol, Re e Sol. Gli unici pezzi non di scarto sono i piroli. Il resto sono resti di tavole di legno, filtri di metallo da lavandino a coprire i fori nella cassa armonica, cucchiai piegati, chiavi o bulloni per tendere le corde.

Iacoangeli ha usato perfino la scodella del gatto, fissata alla cassa di legno, per ottenere un suono più metallico.

Una volta fatto lo strumento, il liutaio della Montagnola ci mette il suo tocco d'artista. Ed ecco che queste chitarre "povere" diventano opere d'arte, dipinte con figure allegoriche, teschi coloratissimi, loghi e perfino la carta geografica del Delta del Mississippi.

Le guitar box di Iacoangeli hanno conquistato anche il chitarrista Gianluca Fastini, in arte G-Fast, che ha deciso di usarle per le proprie composizioni. Il loro suono è rozzo, sporco. Ma sotto le dita di un bravo bluesman, fanno rivivere l'atmosfera delle origini del blues.

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