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Disfatta Italia, Tavecchio: "Profondamente delusi, domani riunione per scelte future"

Carlo Tavecchio, presidente Figc, dopo Italia-Svezia

MILANO. ''Siamo profondamente amareggiati e delusi per la mancata qualificazione al Mondiale, è un insuccesso sportivo che necessita di una soluzione condivisa e per questo ho convocato domani una riunione con le componenti federali per fare un'analisi approfondita e decidere le scelte future''. Carlo Tavecchio, n.1 della Federcalcio, alle prese con l'uragano della mancata qualificazione al Mondiale, confida all'Ansa, mentre è in partenza per Roma, la tristezza per la situazione, interrompendo la pausa di riflessione dopo il ko con la Svezia.

Il presidente del Coni Giovanni Malagò ieri ha lasciato San Siro senza parlare, ma è evidente che il comitato olimpico nel 'vigilare' sugli scenari della federazione dello sport più popolare non può permettere un ulteriore crollo d'immagine del mondo del calcio italiano. Tavecchio sarà chiamato prima ad affrontare il nodo del ct, che al momento non ha rassegnato le dimissioni per le quali c'è una questione economica in piedi (ma è pacifico come il ct sia arrivato al capolinea della sua avventura azzurra) poi, si passerà al nodo politico.

Oggi la Federcalcio dovrebbe fissare le tappe, a cominciare dall'incontro tra il presidente federale e il ct di cui ha parlato Ventura stesso: ballano i soldi di un contratto ancora in vigore da un milione e mezzo netto all'anno. Ventura, da bravo genovese, ha chiarito di non avere presentato dimissioni, si discuterà di un divorzio consensuale. Per il futuro, anche senza Mondiali molte le suggestioni: Ancelotti, Mancini, o un altro nome forte magari per risollevare immagine e morali azzurri, e quotazioni di Tavecchio.

Un'operazione che diede i suoi frutti ai tempi dell'ingaggio di Conte. Il precedente del fallimento del '58, che portò anche al commissariamento dopo qualche mese dal disastro di Belfast, pesa sugli scenari. Ma comissariare oggi non è possibile, a termini di regolamenti del Coni, a meno di dimissioni di massa dei dirigenti del consiglio federale. La Lega Pro ha già fatto sapere di non avere questa intenzione, i Dilettanti guidati da Sibilia dovrebbero essere l'ago della bilancia ma fonti del consiglio assicurano che non tutti sono pronti al passo indietro.

Alla 'moral suasion' di Malagò su eventuali dimissioni in caso di disfatta, Tavecchio aveva già fatto sapere di non avere intenzione di lasciare. Ora si attende di vedere quanto l'intensità delle inevitabili accuse per la Caporetto del calcio italiano sia forte. E lunedì e martedì prossimi al Coni sono in programma gli stati generali dello sport italiano: unico esponente del mondo del pallone invitato, Claudio Gentile. Che è in causa con la Figc.

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