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Mondiali paralimpici di scherma, Bebe Vio oro nel fioretto

ROMA.  Un altro oro, l’ennesimo di una straordinaria, anche se ancor giovane, carriera. A metterselo al colo è Bebe Vio a cui non basta l’alloro di Rio2016, un palmares da autentica fuoriclasse (un altro oro iridato e due continentali) e le tante attenzioni mediatiche (una per tutte, la visita alla Casa Bianca ospite dell’ex presidente Obama) per farla fermare. Semplicemente Bebe si conferma la più forte di tutte in pedana, portando l’entusiasmo del tifo alle stelle all’Hilton Rome Airport di Roma Fiumicino, per la seconda giornata di gare dei Mondiali di scherma paralimpica. «Ho vissuto un’ansia incredibile in questi giorni. La medaglia più grande è stata proprio superare e gestire la tensione - le parole della campionessa -. Non volevo abdicare dopo Rio e quindi ce l’ho messa tutta. Dall’estate mi sono chiusa in palestra tutti i giorni ad allenarmi, rinunciando a tutto: ora provo una gioia immensa".

La medaglia della 20nne atleta veneta arriva dopo quella d’argento vinta ieri da Matteo Betti nel fioretto nella giornata d’esordio e nel giorno in cui a farle compagnia c'è anche il secondo posto di Alessio Sarri nella spada maschile, categoria B. Ma oggi i riflettori erano tutti per Bebe, la 'sua' giornata, sempre accompagnata in pedana da un mare di applausi di tifosi o semplici spettatori, quelli in transito al 'Leonardo da Vinci' e che hanno potuto seguire la performance, grazie ai maxischermi installati all’interno dei Terminal. Soprattutto, non ce ne è stato per nessuno: la fiorettista, si conferma leader mondiale e straordinaria campionessa, superando le avversarie una dopo l'altra con punteggi netti, che non ammettono discussione.

L'azzurra, dopo aver vinto tutti i match del proprio girone, ha superato ai quarti la georgiana Irma Khetsuriani 15-5, in semifinale è poi giunta la vittoria per 15-1 sulla russa Irina Mishurova, prima della finalissima in cui Bebe ha travolto l'altra russa Viktoria Boykova col punteggio di 15-3. «Bebe Vio conferma di essere un talento straordinario e punta di diamante di un movimento in grande condizione - le parole del presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli - A un anno di distanza da Rio festeggiamo un’altra splendida vittoria figlia della tenacia e della forza di determinazione di una ragazza che non si ferma mai. Bebe continua ad essere un esempio positivo nello sport e nella vita», ha aggiunto Pancalli che si è complimentato anche con Alessio Sarri «il quale - parole sue - ci dimostra come con la passione, la costanza e la forza di volontà si possono raggiungere traguardi importanti».

«E' stato bello, bellissimo - aggiunge Bebe - sono contenta, contentissima, anche se non posso brindare, anche perché so quanto mi è costato in termini di allenamento e duro lavoro. In questi il mio peggior incubo era sentire 'tanto vincì, insomma la pressione c'era e vincere dopo un’Olimpiade è stata davvero dura, ma sono felice per come è andata», chiude la campionessa che svela un piccolo retroscena: «Jovanotti mi ha mandato il suo nuovo inedito (uscirà tra qualche settimana, ndr) e in questi giorni l’ho ascoltato e canticchiato mille volte, anche durante le gare. Lorenzo quando me l’ha mandato mi ha detto «ohi, mi raccomando, non farlo ascoltare a nessuno. Quella canzone è stata importante per me e mi ha aiutato. Lorenzo - chiude una strafelice Bebe - tu stai tranquillo, la tua canzone non l’ho fatta ascoltare a nessuno».

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