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Dovizioso ci crede ancora: "Titolo? Sfida aperta"

ROMA. Alla faccia della scaramanzia e dell'aritmetica, Andrea Dovizioso ancora crede nel sogno mondiale. A 5 giorni dal Gp di Valencia, epilogo di una stagione entusiasmante per la MotoGp e per il pilota romagnolo (capace di vincere ben 6 gare), il ducatista - intervistato da Sky Sport al salone dell'Eicma, prima di volare in Spagna per giocarsi il Mondiale - ancora non alza bandiera bianca nei confronti del leader Marc Marquez, che lo sopravanza di 21 punti.

"Mi sto godendo questo momento - ammette il forlivese - ma sono più tese le persone che mi sono vicine, da mio padre alla mia ragazza, di quanto lo sia io. Veniamo dalle vittorie in Malesia e Giappone, siamo in un momento strepitoso e siamo ancora in lotta per il campionato, abbiamo creato una gran bella situazione. Realisticamente è molto difficile portare a casa il titolo, ma è ancora aperta e ci concentriamo sull'unica cosa che dobbiamo fare: vincere".

"In questi anni sono stato veloce ma mai così veloce da essere lì con i primi e giocarmela con quelli che vincevano - aggiunge 'Dovi' - Sono riuscito a migliorarmi e a gestirmi meglio quest'anno. Ci sono delle motivazioni e so bene il perché ci sono riuscito. Nella gestione della gara sono stato sempre molto forte secondo me, mi mancavano altri aspetti per stare lì davanti. Nella lotta me la sono sempre cavata, ma quando combatti per il 3/o o 4/o posto vieni visto di meno e in maniera diversa".

Comunque andrà domenica, il 31enne ducatista sa già che la prossima stagione sarà ancora lì a giocarsela con i migliori. Iridato nella classe 125 nel 2004, il pilota romagnolo sulla competitività della moto e sua personale non ha dubbi: "Sono convinto di aver aggiunto tasselli, non penso che quest'anno abbiamo fatto qualcosa di strepitoso e l'anno prossimo torneremo indietro. Non sono preoccupato di questo. Certo in questa stagione ci sono stati i problemi di Valentino Rossi e della Yamaha, qualcosa che nessuno si aspettava. Magari sarà più difficile ripetere il numero di vittorie nel 2018. Poi ci sono i soliti punti interrogativi sulle gomme, su come approcci la stagione. Ma sono sicuro che saremo competitivi anche il prossimo anno".

Davanti in classifica ha adesso "probabilmente il miglior Marquez, un pilota strepitoso, perché è l'unico in Honda che è riuscito ad essere sempre lì davanti, quindi vuol dire che anche la loro moto non è così a posto. Lui però ce l'ha fatta, soprattutto da metà stagione fino alla fine è stato sempre in lotta per la gara".

Il diretto interessato, a cui domenica basterà anche arrivare 11mo, ammette che c'è "molta pressione" aggiunge di sentire anche "sensazioni positive". "E' normale e naturale sentire qualche pressione a Valencia - dice il campione del mondo in carica parlando sul sito della Honda - c'è tanto in gioco, ma onestamente c'è stata pressione per tutta la seconda parte della stagione ed il fatto che siamo stati in grado di gestire alcune situazioni difficili, come nell'ultima gara in Malesia, mi dà una sensazione positiva".

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