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Musumeci presidente e avrà la maggioranza all'Ars: al centrodestra 36 deputati, M5S è il primo partito

PALERMO. Trentasei deputati su 70: Nello Musumeci, eletto presidente della Regione siciliana, conquista anche la maggiorana in Assemblea. Attribuiti i seggi a conclusione delle scrutinio: 35 al centrodestra, più Musumeci e Fi capofila con 12 parlamentari; 19 al M5s, 15 al centrosinistra e uno alla sinistra con Claudio Fava.

La nuova Assemblea è così costituita. Centrodestra: 12 deputati Forza Italia, 5 per 'Popolari e autonomisti', 4 "DiventeràBellissima", 3 per FdI-Noi con Salvini. M5s: 19 parlamentari. Centrosinistra: 12 Pd e 2 'Sicilia Futura'. Sinistra: un deputato 'Cento passi'.

Il primo gruppo parlamentare sarà dunque quello del M5s mentre la coalizione vincente va a quota 36, con Fi a fare la voce grossa e a seguire insieme ex cuffariani e autonomisti, che hanno superato lo sbarramento del 5%.

Entrano all'Ars anche l'Udc di Cesa, che supera il 7%, e DiventeràBellissima, il movimento che fa capo a Nello Musumeci. Fa il suo esordio nel Parlamento siciliano anche la Lega che si è presentata assieme a Fratelli d'Italia.

A sorpresa rimane fuori Ap, che esce di scena. Il partito di Alfano non ce l'ha fatta a superare la soglia, restando inchiodato al 4%, un punto in meno rispetto alla quota di sbarramento. Con gli alfaniani danno addio all'Ars pure i "centristi di Casini" che cinque anni fa, con Gianpiero D'Alia, furono gli artefici della candidatura e dell'elezione di Rosario Crocetta, poi abbandonato nella fase finale della legislatura.

Il flop della lista costa l'elezione a Giovanni Ardizzone, presidente uscente dell'Assemblea e capolista a Messina, dove peggio di Ap ha solo fatto la lista degli indipendentisti. E non ce la fa neppure "Arcipelago", la lista che fa diretto riferimento a Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra, e a Leoluca Orlando, suo big sponsor.

Magro il risultato per "Arcipelago", poco sopra il 2%, in alcune province addirittura sotto l'1%, inferiore persino a quello degli indipendentisti dei 'Siciliani liberi'. Micari è stato "tradito" pure dal voto disgiunto, ottenendo ben sette punti in meno della sua coalizione; e sette punti sono quelli che Giancarlo Cancelleri ha avuto in più rispetto alla lista del M5s.

Si riduce il numero dei deputati per il Pd mentre rientra in Parlamento Sicilia futura, il movimento dell'ex ministro Totò Cardinale, che ha ottenuto un buon successo elettorale e che potrebbe offrire un "puntello" a Musumeci se non riuscisse ad avere una maggioranza all'Assemblea regionale Siciliana.

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