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Crocetta: "Chi attribuisce a me la sconfitta è disonesto"

PALERMO. “Chi attribuisce a me la sconfitta è disonesto. Orlando chieda scusa, lui e una parte del Pd hanno fatto credere a Renzi di avere il 40 per cento solo con le liste. Hanno voluto uccidere Crocetta e invece hanno trasformato un omicidio in suicidio di massa”.

Rosario Crocetta parla a ruota libera, attacca il sindaco di Palermo e l’area dei dem legata a Davide Faraone, quindi difende le sue idee.

“Io a marzo avevo il 24 per cento – dice – nonostante gli attacchi che arrivavano dalla mia stessa coalizione, nonostante la questione disabili e nonostante tutti i tentativi di farmi fuori come il caso delle intercettazioni su Lucia Borsellino. E invece si è scelto un modello sbagliato, gli elettori non scelgono improvvisamente un candidato e un progetto civico ha bisogno per strutturarsi di almeno un anno. Il Megafono per esempio era nato sei mesi prima delle elezioni, non a settembre per votare a ottobre. Il progetto di Orlando non aveva né testa né piedi - continua Crocetta - hanno presentato a Renzi uno scenario in cui le liste arrivavano al 40 per cento, è stato ingannato. Io nell’incontro con Renzi l’ho avvertito, gli ho detto io obbedisco ma ti assicuro che sarà una débâcle una catastrofe. Il 10 per cento di voto disgiunto dimostra che il progetto di Orlando non aveva né testa né piedi, ma io sono stato leale fino all'ultimo".

L'articolo integrale sul Giornale di Sicilia in edicola.

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