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M5S tra delusione e orgoglio: "Noi comunque vincitori morali"

Giancarlo Cancelleri

CALTANISSETTA. Una sala semi-vuota, nel cuore della Sicilia più profonda, attende nel tardo pomeriggio gli ultimi dati dell’affluenza. E’ il Comitato elettorale di Giancarlo Cancelleri, il candidato M5S che ha scelto di adibire nella «sua» Caltanissetta il quartier generale elettorale. Solo domani mattina, Cancelleri e i big M5S si paleseranno al Comitato anche perché i dati, che danno il M5S in svantaggio ma piuttosto vicino a Nello Musumeci, invitano ad una religiosa prudenza. Ma su una cosa il Movimento è convinto: «comunque vada noi siamo i vincitori morali di questa tornata elettorale, abbiamo combattuto da soli», è il commento dei vertici. Mentre da Palermo, l’europarlamentare Ignazio Corrao rilancia: «è un risultato fantastico, eravamo soli contro le accozzaglie».

Del resto, c'è da esorcizzare la delusione per un probabile secondo posto dignitoso ma inutile. Una posizione che, in chiave nazionale e con il Movimento che mai abdicherà alle alleanze, condanna i 5 Stelle ad essere quella che, nella vulgata calcistica, è un pò l’Olanda: finire eterni secondi. Il M5S, nella sua campagna trimestrale, ha provato a invertire la rotta, puntando soprattutto sulla battaglia all’astensionismo, vera spada di Damocle - a parere dei vertici - per la gara con Musumeci. Una rimonta che, a meno di colpi di scena, non ci sarà. E il Movimento prova a consolarsi con un dato, quello di essere il primo partito e con percentuali di molto superiori (persino raddoppiate, secondo gli exit poll) a quelle del 2012.

«Noi restiamo coerenti e puliti e dimostriamo che possiamo superare coalizioni che hanno messo insieme decine di liste per batterci», rilanciano i vertici, consapevoli che, con la nuova legge elettorale, la partita sarà difficile e si giocherà molto su un Movimento contro tutti. E sarà una partita che peserà soprattutto sulle spalle di Luigi Di Maio. Il candidato premier non si è certo risparmiato in Sicilia prendendosi la responsabilità di una campagna che, comunque vada, lo vedrà tirato in ballo. Con il rischio che la sconfitta faccia riemergere i malumori «in sonno» dell’ala ortodossa nei riguardi del neo leader. Anche per questo, è l’invito che arriverà da Beppe Grillo e Davide Casaleggio già nelle prossime ore, nel Movimento servirà la massima compattezza nella campagna per le Politiche.

Di Maio, a meno di cambi dell’ultimo minuto, domani mattina commenterà con Cancelleri proiezioni e spoglio. Ci saranno diversi altri parlamentari siciliani e rumors insistenti davano probabile la presenza anche di Casaleggio in caso di vittoria. Difficile, stando agli exit poll, che il figlio del guru del M5S ci sarà.

Saranno Cancelleri e Di Maio a rilanciare, a poco più di 24 ore dal confronto tv tra il vice presidente della Camera e Matteo Renzi, la performance del Movimento rispetto al "fallimento della premiata ditta Pd-Alfano», come sottolinea già Corrao. Eppure, alle spalle dei moti d’orgoglio, la delusione c'è. «Primo partito? E che ce ne facciamo? Se è così abbiamo perso e non governeremo», è il rammarico di un pentastellato.

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