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Catalogna, chiesta l'incriminazione di Puigdemont e dei suoi ministri per "ribellione"

MADRID. Il procuratore generale dello Stato spagnolo Juan Manuel Maza ha chiesto l'incriminazione del President catalano Carles Puigdemont e dei suoi ministri per "ribellione" e "sedizione".

Il procuratore Maza ha inoltre annunciato la presentazione di una richiesta di incriminazione davanti al Tribunale supremo per presunta "ribellione" e "sedizione" anche della presidente del Parlamento catalano Carme Forcadell e dei membri dell'ufficio di presidenza.

Almeno per ora il procuratore generale non ha chiesto l'arresto preventivo dell'ex presidente catalano nè dei suoi ex ministri e né della Forcadell. Maza attenderà che gli imputati siano sentiti dal giudice per pronunciarsi su possibili misure cautelari.

Le richieste di d'incriminazione  con l'accusa di "ribellione", "sedizione" e "malversazione" sono state presentate per la dichiarazione di indipendenza votata venerdì e prevedono condanne fino a 30 anni.

Pochi minuti dopo avere postato una foto al lavoro dietro alla sua scrivania, Josep Rull, l'ex ministro catalano del territorio, ha lasciato il suo ufficio, dopo che due Mossos d'Esquadra, la polizia regionale, gli hanno comunicato che rischia di essere accusato di 'usurpazione di funzioni pubbliche'.

Intanto, il ministro dell'interno spagnolo Juan Ignacio Zoido ha lanciato una sorta di ultimatum agli ex ministri del governo catalano. "Abbiamo dato loro alcune ore per raccogliere gli oggetti personali con l'obiettivo di recuperare la normalità istituzionale il prima possibile con la massima discrezione e seguendo il principio dell'intervento minimo", ha detto Zoido. I Mossos sono anche entrati nella sede del 'ministero' degli esteri catalano, dietro alla Cattedrale di Barcellona.

Se dal punto di vista politico la crisi avanza, dopo il commissariamento della Catalogna la Borsa di Madrid si conferma invece regina d'Europa (Indice Ibex +1,4%) e con la conferma dei rialzo dello 0,8% del Pil trimestrale iberico. A salire sono soprattutto i titoli bancari, da Banco Sabadell (+2,52%), che insieme a Caixabank (+2,53%) ha portato la propria sede fuori dalla Catalogna in occasione del referendum dello scorso 1 ottobre.

Acquisti anche su Bbva (+2,06%), Bankia (+1,84%), dopo la trimestrale, e Santander (+1,58%). Acquisti anche su Telefonica (+1,65%) e Acs (+1,56%), rivale di Atlantia (-0,25%) per la conquista di Abertis (+0,26%).

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