Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Halloween, Ghostbuster in 'casa spettri' a Genova

GENOVA - Villa Musso Piantelli a Genova è splendida e sfasciata. Una perfetta 'casa degli spiriti' come la chiamano a Genova, dove nessuno osa rimanere da solo di notte né di giorno ma anche l'esempio di come si può lasciar andare al macero un patrimonio prezioso. Villa Piantelli ha il tetto sfondato e le mura cadono a pezzi ma conserva sale preziose con grandi affreschi cinquecenteschi. Un compendio della cultura tra fine XVI e primi anni del XVII secolo: lesene e colonne e un ricco repertorio figurativo a grottesche.

Sfondi paesaggistici nelle logge e lunette con vedute marine. Immagini dal I libro dell'Eneide che ornano la sala da ballo. Ricchissime le decorazioni al secondo piano: tra le macerie di mura e del tetto crollato emergono freschissimi i blu di Bernardo Castello e dei figli di Calvi e Semino tutti attivi tra la fine del XVI e i primi del XVII secolo. Abitata di giorno da soci di circoli culturali e di danza (qui si gioca à la pétanque e si balla il tango) è di notte che si anima: un vero e proprio via vai di spettri, tanto che una nota associazione di ghostbusters ha chiesto di poter visitare la villa portando le strumentazioni ad hoc. Una favola di quartiere ad uso di Halloween? E' lo stesso custode che ne parla, che racconta di quando vennero a visitar le stanze "quattro persone, tre ragazzi e una ragazza. Sparirono - dice - dentro un affresco e ne riemersero due giorni dopo con abiti d'epoca".

L'affresco è proprio quello del Castello della sala di servizio alla sala da ballo. "Io da solo qui di notte non ci resto - ha detto ancora -. Nessuno lo fa. Nemmeno quel gruppo di portuali che nel 1933 si fece chiuder qui dentro per scommessa: sono scappati in modo indecoroso perché i fantasmi li hanno presi a schiaffi". Il custode ricorda quando sentì camminare di notte in una zona chiesa della villa. Era con il presidente dell' associazione: "Non era suggestione - ha detto - qualcuno qui camminava. Siamo andati a vedere e non c'era nessuno. Ma dopo poco sentiamo passi che andavano su e giù. Siamo scappati. La villa, erano le 23,30, era chiusa al pubblico".

Genova è considerata una delle città più infestate d'Italia: spettri di vecchie e bambini, i morti di peste del 1656, lo 'scelleratissimo' Vacchero che voleva ammazzare il Doge e la Caterina, la 'Cagna Corsa' bruciata viva sul rogo davanti alla chiesa di piazza Banchi. C'è perfino lo spettro di Paul Valéry. Tutti hanno un nome ma non quelli di Villa Piantelli. Che si lagnano, dicono, perché nessuno ormai li cita più. 

   

Caricamento commenti

Commenta la notizia