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Rosatellum, la decisione di Grasso: lascia il gruppo Pd

Il presidente del Senato Pietro Grasso

ROMA. «Il presidente del Senato Pietro Grasso ha rassegnato le dimissioni dal gruppo del Pd e ai sensi del Regolamento sarà iscritto d’ufficio al Gruppo misto del Senato». E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Madama.

Il presidente del Senato Pietro Grasso avrebbe deciso di lasciare il gruppo Dem perché non si riconoscerebbe più né sul merito, né con i metodi usati dal partito che è arrivato tra l'altro a chiedere ben 8 voti di fiducia sulla legge elettorale. Grasso insomma avrebbe voluto prendere le distanze da un partito che non sembrerebbe più avere in grande considerazione il ruolo del Parlamento.

Dai tempi della riforma costituzionale, Grasso non si è mai tirato indietro in quelle che sono state le sue responsabilità, anche quando si è trattato di prendersi degli insulti, ma probabilmente ora la misura è colma. E gli attacchi che gli sono stati tributati anche dal presidente del Pd Matteo Orfini lo scorso settembre non avrebbero contribuito a svelenire il clima. Già ieri in aula nel corso della votazione, il senatore del M5S Vito Crimi aveva chiesto a Grasso di dimettersi per bloccare la riforma.

Il primo commento dopo la decisione arriva proprio da Crimi: «Apprendo adesso che Grasso lascia il gruppo del Pd. A lui dico: adesso è troppo tardi, presidente, doveva farlo prima e così avrebbe evitato di mettere il suo nome tra i responsabili dell’approvazione del Rosatellum. E invece l'unico ad aver fatto questo gesto nella storia repubblicana, e a dimettersi per protesta contro la fiducia su una legge elettorale, resta il presidente Giuseppe Paratore nel 1953 conclude».

"La motivazione della scelta del presidente Grasso di lasciare il gruppo parlamentare del Pd la capiremo nei prossimi giorni, certo è una scelta che amareggia, non c'è nessun dubbio. Se il tema fosse quello della legge elettorale, sono convinto che avremmo buoni argomenti per spiegare il perché delle nostre scelte". Così il Ministro alle politiche agricole e vicesegretario del Pd Maurizio Martina, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.

«Chi serve lo Stato si trova spesso dinanzi a scelte difficili ed è proprio per questo che apprezzo il senso delle istituzioni sempre dimostrato dal Presidente del Senato. Rispetto profondamente la decisione di lasciare il gruppo del Pd dopo le ultime gravissime scelte compiute. La politica ha oggi più che mai bisogno di buoni esempi. Noi continueremo ad impegnarci per dare vita a quel progetto visionario a cui proprio Piero Grasso ha fatto riferimento nel suo intervento a Napoli». Sono invece, le parole di Roberto Speranza.

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