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Jim Dine, la serie inedita dei Black Paintings

ROMA - Sculture lignee e una serie di pitture ancora inedite, i 'Black Paintings', celebrano con una mostra l'elezione di Jim Dine ad Accademico di San Luca. Dal 27 ottobre al 3 febbraio, nella sede storica di Palazzo Carpegna della prestigiosa Accademia, le opere del famoso artista americano, protagonista della Pop Art ed esponente del movimento Neo-Dada, vogliono rappresentare il vicendevole omaggio che l'artista e l'istituzione si scambiano per questa importante occasione.

Sin dal suo esordio, Jim Dine (classe 1935) ha immediatamente conquistato un posto di primissimo rilievo all'interno della cultura americana e internazionale. Tra i primi a concepire e sperimentare l'happening, insieme all'amico e musicista John Cage, ha avuto della pittura un'idea aperta e inclusiva della realtà e dell'esperienza, non solo quotidiana, presente nell'edizione del 1964 della Biennale di Venezia, quando esplose internazionalmente il fenomeno della Pop Art. Artista complesso, protagonista di stagioni creative segnate da una forte autonomia espressiva, mai venuta meno, ecco dunque che la mostra intitolata 'Jim Dine. House of Words. The Muse and Seven Black Paintings', e allestita nella galleria del piano terra di Palazzo Carpegna, rende conto di questa sua particolarissima cifra.

La selezione per rendere omaggio all'artista neo-accademico di San Luca ha quindi puntato su opere recenti, a partire dall'intero ciclo pittorico inedito dei 'Black Paintings', concepito nel 2015 nel suo studio parigino. Le sette tele di grande formato sono caratterizzate da un uso plastico della materia pittorica e da sature cromie, che articolano frammenti narrativi fortemente espressivi cui fanno riferimento i differenti titoli delle opere, quali 'The Joseph Poem', 'The History of Screams - Bernini', 'Damaged by a Crack', 'Mad Dog Swimming', 'A Sign of its Pale Color - Tenderness', 'Eunice is Gone', 'Happy. Anew. A parrot at Sunrise', 'The Blood Moon'.

Il salone centrale ospita invece l'opera 'totale' 'The Flowering Sheets (Poet Singing)', presentata al Getty Museum di Los Angeles nel 2008. Si tratta di una installazione composta da cinque grandi sculture lignee che circondano un gigantesco autoritratto bianco di gesso, poliestere e legno. Inoltre le pareti sono state interamente segnate e scritte con i versi di 'The Flowering Sheets (Poet Singing)', poema di Jim Dine, che lo stesso artista leggerà nel corso di una serata-concerto nella Chiesa dei Santi Luca e Martina al Foro Romano il 7 novembre (ore 18.30). In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo bilingue (italiano e inglese) con testi di Vincent Katz, Lorand Hegyi, Claudio Zambianchi, Paola Bonani, e con un saggio apparso sulla rivista Marcatré nel 1965 in cui Alberto Boatto, recentemente scomparso, tracciava un vivido ritratto dell'artista.

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