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Adesivi di Anna Frank, salgono a 16 gli identificati: ci sono anche 3 minori

Iniziative contro l'antisemitismo prima di Inter Sampdoria

ROMA. Sono 16, al momento, le persone identificate dalla polizia in relazione alla vicenda degli adesivi con l'immagine di Anna Frank con la maglia della Roma lasciati domenica sera da alcuni tifosi della Lazio nella Curva Sud dell'Olimpico.

Il lavoro sulle telecamere interne allo stadio svolto da Digos, Scientifica e del commissariato Prati, ha portato all'individuazione anche di tre minori, di cui uno di soli 13 anni che non è imputabile.

E' attesa per oggi a piazzale Clodio una nuova informativa che sarà all'attenzione del procuratore aggiunto Francesco Caporale titolare dell'indagine in cui si ipotizza il reato di istigazione all'odio razziale.

Sul caso il presidente della Lazio Claudio Lotito parla di come combattere episodi come quello degli adesivi antisemiti degli ultrà laziali domenica all'Olimpico. In un'intervista al Corriere della sera commenta: "Repressione e prevenzione. Occorrono pene severissime, anche il Daspo a vita. E poi bisogna insegnare ai giovani, ai bambini. Perché chi ha certi comportamenti non è maleducato, è ineducato: nessuno gli ha mai spiegato nulla".

La visita alla sinagoga, aggiunge, "è stato un atto sentito e voluto, un gesto che ho avvertito di dover fare a livello interiore". I tifosi della Lazio? "Non sono peggiori degli altri. Anche nella nostra curva hanno trovato delle immagini di Anna Frank con la maglia della Lazio, ho le foto. E ci sono stati striscioni con su scritto: laziale ebreo. È un problema di tutti e nessuno ha fatto quanto me per combatterlo, nel calcio".

Al Messaggero Lotito confessa di avere più di un sospetto sulla mano che ha incollato gli adesivi con Anna Frank in giallorosso. Una mano, forse, "esterna" agli ultrà della curva Nord. "C'è qualcosa di strano", ripete, mentre aspetta "i risultati delle indagini".

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